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sabato, Dicembre 14, 2024
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S.Teresa di Rica – Fogna invade casa, risarcimento (70 mila euro) e appello

SANTA TERESA DI RIVA – Il Comune di9 Santa Teresa di Riva ha deciso di ricorrere in appello contro la sentenza del tribunale di Messina che lo condanna a risarcire con oltre 70mila euro la famiglia Rigano-Turnaturi – Garufi per l’omessa custodia del canale di scolo confinante con l’abitazione dei signori Rigano Antonina, Turnaturi Salvatore e Garufi Maria Concetta, le cui acque nere esondate hanno allagato l’immobile dei ricorrenti. Una vicenda, questa, pluridecennale conclusasi quest’anno con la costruzione di un canale di scolo della fognatura di Torrevarata che eliminava l’inconveniente causato dall’avere trasformato, negli anni 80 il canakle di raccolta delle acue piovane che passava sotto il rilevato ferroviario in canale di raccolta delle acque fognanti di parte del quartiere Torrevarata, fatto che in occasioni di abbondanti piogge, ha fatto tracimare il canale portando i reflui fin denttro il piano terra della casa dei Turnaturi-Rigano-Garufi. Circostanza che, con l’approssimarsi dell’allerta meteo, aveva obbligato il sindaco di Santa Teresa di Riva ad emettere una ordinanza di sgombero del piano terra di detta abitazione. I Turnaturi – Rigano – Garufi si rivolsero all giudice che a più riprese e nei divers gradi di giudizio ha condannato il comune di Santa Teresa di Riva a rimuovere “l’inconveniente” causato dalla tracimazione del canale che doveva essee solo adibito alla raccolta delle acque piovane. Con il passaggio della fogna, infatti,  il canale, che passa sotto lo scalo ferroviario di Santa Teresa di Riva e che appartiene a Ferrrovie dello Stato,  esndava con troppa frequenza.

Il danno da risarcire è stato quantificato dal Tribunale in 28.500 euro per i danni causati all’immobile dei Rigano – Turnaturi (oltre  iva, competenze tecniche e interessi); in 19 mila euro per il mancato godimento dell’immobile; 9.800 euro a Garufi Maria Concetta per il mancato godimento dell’immobile; 2500 euro per Ctu, 8.400 euro per spese non imponibili e compensi. Il tutto oltre iva, interessi, rivalutazione monetaria. La sentenza è diventata esecutiva il  25 febbraio 2019. Il Comune, come detto, ha deciso di ricorrere in appello affidando l’incarico di conferire mandato legale assegnando per tale incombenza 6.690 euro.

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