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sabato, Luglio 27, 2024
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S.Teresa, contestata la maggioranza. No alla riduzione della Tarip per le famiglie con bimbi piccoli

SANTA TERESA DI RIVA – No alla riduzione della Tassa sulla spazzatura per le famiglie con minori da 0 a 3 anni. Il consiglio ha bocciato la proposta avanzata dal gruppo di minoranza “Insieme per Cambiare”, la maggioranza si è “rimangiato” l’accordo di modificare il regolamento Tarip approvato in una precedente riunione consiliare. A schierarsi per il “no” anche il “Comitato Jonico Beni Comuni” che ha inviato una lunga lettera al consiglio spiegando i motivi di questa sua presa di posizione.

A beneficiare della riduzione del 30% sarebbero state 240 famiglie per un costo (per la comunità) di 12mila euro. “Ricordo che esiste già il servizio aggiuntivo gratuito di ritiro dell’indifferenziato nella giornata di sabato, che fa ridurre del 50% il costo della bolletta per le famiglie che lo utilizzano, visto che si ha un risparmio di 220 euro – ha detto Lo Giudice – e con la proposta della minoranza di ridurre del 30% la Tarip, queste famiglie avrebbero uno sconto totale del 65%. A mio avviso, anche in ossequio al principio del chi più inquina più paga, non è giusta una riduzione indiscriminata della tariffa per tutti ma si può procedere a introdurre uno sconto in base all’Isee o al reddito della famiglia, per aiutare chi è effettivamente in difficoltà economiche. Stabiliamo insieme un importo limite insieme e poi modifichiamo il Regolamento”. Nel dibattito è intervenuta la consigliere Mariella Di Bella di maggioranza mentre la proposta della minoranza è stata illustrata da Lucia Sansone.

La minoranza aveva proposto di ridurre il peso della bolletta rifiuti per quelle famiglie che hanno bambini piccoli che pur volendo essere virtuosi non possono fare a meno di effettuare gli svuotamenti del residuo secco almeno una volta a settimana per la presenza dei pannolini, che costringono gli utenti ad esporre settimanalmente il contenitore e dunque superare inevitabilmente il numero di svuotamenti massimi entro cui non si incorre nel pagamento supplementare della quota variabile, ossia da 6 svuotamenti per anno per i nuclei con una sola persona fino ai 21 svuotamenti per i nuclei con 6 o più persone”.

La proposta ha ottenuto 4 voti favorevoli e 8 astenuti

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