FURCI SICULO – La “scuola degli antichi mestieri” sta per diventare una grande realtà, per la felicità soprattutto dei vecchi contadini e degli indomiti lupi di mare, che hanno fatto la storia di Furci tra gli anni Sessanta e Ottanta. Secondo questi anziani esperti dei mestieri locali, si tratterebbe di una tradizione che non deve scomparire ma dev’essere tramandata alle giovani generazioni. Appunto per questo la “scuola degli antichi mestieri” vuole incarnare questa memoria del passato, tant’è che il progetto è stato subito recepito dall’assessorato regionale Beni Culturali e dell’Identità Siciliana che ne ha decretato il finanziamento. Per mettere su questa scuola, dove daranno lezioni esperti e professionisti del settore, la Regione Sicilia ha concesso un contributo di 46.105 euro, con il cofinanziamento del Comune, pari a dieci per cento (4.610 euro) quali spese di avviamento della scuola di antichi mestieri e tradizioni popolari. Tutto si svolgerà nei locali del Centro diurno, dove è pure sistemato (al primo piano) il Museo del Mare, una struttura ricca di tanti “pezzi” legati alla pesca delle costardelle, totani, alalunghe e perfino del pescespada. In una stanza attigua al museo si svolgeranno le lezioni cui interverranno esperti e studiosi delle arti marinare e della coltivazione degli agrumi, con priorità al limone “verdello”. La sede dedicata alla scuola di antichi mestieri presto sarà arredata e arricchita nel necessario materiale. L’amministrazione comunale già ha avviato le pratiche per l’acquisto tavolini, sedie e armadi, mentre con un separato provvedimento si sta provvedendo a comprare un computer, due stampanti ed una fotocopiatrice, oltre il materiale di cancelleria.