Ultimati almeno per il momento i controlli della Polizia locale di Taormina sulla presenza dei prezzi nelle vetrine dei negozi di Taormina, con particolare riferimento al centro storico e dunque al Corso Umberto. Gli accertamenti erano scaturiti a seguito di un esposto fatto pervenire il 30 ottobre scorso dal Codacons al Comune di Taormina. A seguito di tale segnalazione erano scattate le verifiche da parte della Polizia locale che hanno portato a 11 esercizi multati su un totale di 42 attività controllate. In diversi casi si è, quindi, ravvisata la mancata esposizione dei prezzi nelle vetrine dei negozi del “salotto” cittadino.
Sulla questione la Polizia locale ha ora trasmesso una nota in risposta all’Associazione Consumatori che aveva segnalato la problematica della mancata presenza dei prezzi nelle vetrine di alcune attività del centro storico della capitale del turismo siciliano. Sull’esito dei controlli posti in essere in queste settimane, la Polizia locale coordinata dal vicecomandante Daniele Lo Presti, ha anche notiziato la Compagnia di Taormina della Guardia di Finanza. La mancata esposizione dei prezzi dei prodotti ha portato all’applicazione di una sanzione amministrativa di 860,76 euro ai danni di coloro che non sono risultati in regola con la vigente normativa in materia e quindi con l’obbligo di esposizione dei prezzi degli oggetti posti in vendita.
Si tratta di una problematica che a Taormina fa discutere ormai da diversi anni e che, a più riprese, ha scatenato polemiche. In definitiva, comunque, il numero delle attività in regola è risultato superiore a quelle alle quali la Polizia locale ha contestato di non aver esposto i prezzi. Ben 31 attività sono state considerate in linea con le indicazioni legislative esistenti in materia. Si tratta di una materia che fa discutere e sulla quale in passato non è mancata la protesta di qualche turista che ha persino scritto al Comune lamentando l’assenza di prezzi esposti, con relativa risposta poi data dall’associazione commercianti. I controlli attuati dalla Polizia locale, e la relativa segnalazione fatta dal Codacons, potrebbero contribuire alla risoluzione del problema e a far sì che, in definitiva, i prezzi vengano esposti da tutti.