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martedì, Febbraio 11, 2025
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S.Teresa di Riva; “Democrazia Partecipata” i conti non tornano. La minoranza incalza il sindaco con una circostanziata interrogazione 

 

S.Teresa di Riva – I quattro consiglieri di minoranza hanno rivolto una interrogazione al sindaco su “Democrazia Partecipata” , per sapere come sono stati spesi i centomila euro trasferiti dalla Regione al comune di S.Teresa. Eccola:

“Che la democrazia partecipata costituisce uno strumento di democrazia diretta che, pur non avendo una funzione normativa, si pone quale forma di integrazione dei mezzi previsti per l’ assunzione delle decisioni politiche da parte degli amministratori pubblici;

che, ai sensi dell’articolo 6, legge regionale n. 5/2014, “ai comuni è fatto obbligo di spendere almeno il 2 per cento delle somme loro trasferite con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune” ;

che la circolare regionale 5/2017 prevede che gli adempimenti propedeutici per la corretta attuazione da parte delle amministrazioni comunali per l’obbligo di spendere tali somme sono i seguenti:

           a) individuare le modalità per il coinvolgimento della cittadinanza, al fine di acquisirne la volontà in ordine alla destinazione delle risorse;

           b) tenere conto dell’indicazione fornita dalla cittadinanza nella predisposizione del bilancio comunale, provvedendo ove necessario alle relative variazioni;

           c) realizzare la finalità di spesa individuata con il coinvolgimento della cittadinanza, adottando i relativi atti gestionali;

che il comune di Santa Teresa di Riva, nella persona del sindaco e del responsabile del servizio finanziario, con riferimento ai fondi previsti per l’anno 2016, ha comunicato alla Regione Sicilia di aver destinato € 99.348,00 ad attività scelte mediante “democrazia partecipata” e che nello specifico la forma di democrazia partecipata scelta è quella della consultazione della cittadinanza oltre che dei comitati di quartiere;

che non risulta esservi stata alcuna consultazione dei cittadini da parte dell’amministrazione comunale;

che al consigliere comunale Giuseppe Migliastro, già componente del comitato di quartiere Bucalo – Sparagonà, non risulta che sia stato mai trattato, nel periodo di sua competenza, tale argomento nel corso delle varie sedute del comitato di quartiere suddetto;

che le deliberazioni della giunta comunale, con le quali si è deciso di organizzare la festa della primavera del 2016, la notte bianca del 2016 e il pranzo di Natale del 2016 non richiamano in nessun caso la circostanza che siano state adottate forme di democrazia partecipata per giungere alle deliberazioni finali, né si fa riferimento a consultazioni che abbiano interessato i cittadini o i comitati di quartiere;

che, addirittura, la festa della primavera e la notte bianca, attività organizzate tutti gli anni dal comune, si sono svolte ben prima rispetto al 21 settembre 2016 giorno del primo decreto regionale di assegnazione delle somme e, pertanto, i cittadini non avrebbero certo potuto decidere di spendere dei soldi per attività già concluse;

che le affermazioni rilasciate dal sindaco alla stampa locale secondo il quale “interpellare la cittadinanza sarebbe difficile” sono da considerarsi banali giustificazioni prive di qualsivoglia fondamento atteso che tutti gli altri comuni siciliani riescono ad interpellare i cittadini; Ciò premesso interroga il sig. Sindaco per sapere:

se il comune di Santa Teresa di Riva ha effettivamente avviato la forma della consultazione popolare per poter accedere ai trasferimenti regionali da democrazia partecipata per l’anno 2016;

se i comitati di quartiere del comune di Santa Teresa di Riva hanno trattato tali argomentazioni e in caso affermativo si chiede di sapere quali deliberazioni hanno adottato e con quali atti;

con quali modalità è stata coinvolta la cittadinanza per i fondi regionali da democrazia partecipata relativamente agli anni 2017 e 2018.

Per tale interrogazione è richiesta risposta scritta”. (nella foto l’avv. Antonio Scarcella) 

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