Il Comune di Giardini Naxos cambia il Rup dei lavori di consolidamento del costone roccioso di Ortogrande per scongiurare la perdita del finanziamento da oltre 2 milioni di euro stanziato a suo tempo dalla Regione e che gli uffici di Palermo hanno chiesto di restituire per alcune inadempienze burocratiche. La casa municipale ha infatti formalizzato con apposita determina la sostituzione del geometra Corrado Ravidà che non è più in servizio per cessato rapporto di lavoro con l’ente locale e ha affidato adesso l’iter all’architetto Carmelo Campailla, attuale dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale di Letojanni, autorizzato dal proprio ente di appartenenza ad occuparsi di questa procedura. Il sindaco Nello Lo Turco si è dovuto rivolgere al collega Alessandro Costa per avere un tecnico “in prestito”, poiché Giardini non dispone nel personale interno di una figura in possesso dei necessari titoli richiesti. Si tratta, come detto, di salvare il finanziamento ottenuto nell’ambito del PO Fesr Sicilia 2007-2013 per “Interventi di miglioramento dell’assetto idrogeologico” e per la “messa in sicurezza delle aree interessate da fenomeni di dissesto”. In questo ambito il Comune si era mosso per ottenere delle risorse con le quali mitigare il rischio idrogeologico in una vasta area del centro abitato di Ortogrande, classificata dal PAI a rischio R4. Già nel 2012 la Regione ha finanziato 2 milioni e 200 mila euro e la gara per i lavori è stata poi aggiudicata con il contratto stipulato nel maggio 2013, nel quale si prevedeva che i lavori si sarebbero dovuti ultimare entro 360 giorni decorrenti dal verbale di consegna. “A seguito di complesse circostanze tecnico-amministrative – spiega adesso il Comune di Giardini – si sono avvicendati due Rup e due direttori di lavori, ed inoltre l’intero procedimento, su cui pende un decreto di restituzione di somme da parte della Regione, puntualmente opposto in sede amministrativa, risulta ancora aperto poiché non è stato assunto alcun provvedimento finale”. A questo punto non più rinviabile la chiusura dell’intervento e il Comune dovrà affrettarsi ad assumere i “definitivi provvedimenti”.