Antillo – Conclusi i festeggiamenti in onore della patrona Madonna della Provvidenza. La cittadina dell’alta valle d’Agrò per alcuni giorni, è stata impregnata di fede, devozione e tradizioni, ma anche di forte senso di aggregazione in una comunità che, nei decenni, ha dovuto fare sempre i conti con la piaga dell’emigrazione. La festività della Madonna della Provvidenza, ogni anno, contribuisce a far ritornare al paese d’origine giovani e meno giovani per festeggiare una ricorrenza che affonda le radici ad oltre due secoli addietro.
Per gli emigranti antillesi lontani e vicini, infatti, i festeggiamenti agostane in onore della Patrona, rappresentano l’anello di congiunzione per il ritorno al borgo nativo e rivivere gioie ed emozioni con parenti ed amici rimasti a custodia di questo centro collinare, abbarbicato nella parte più alta della Valle d’Agrò, alle falde dei monti Peloritani.
Funzioni religiose, Messe, Vespri e, soprattutto, la lunga ed estenuante processione del Simulacro per le vie dell’intero paese, hanno rinvigorito, ancora una volta, il senso spirituale e di attaccamento di questa comunità verso la loro Patrona “Signora Maria” o “ Madre Pruvvidenza” come viene intesa la Santa dagli abitanti del luogo.
I festeggiamenti, ancora una volta, hanno avuto nel parroco don Egidio Mastroeni ben supportato dal Comitato pro festa, e nella collaborazione dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Davide Paratore, i veri protagonisti di questa manifestazione che il popolo antillese sostiene con tutte le sue forze. Il primo cittadino Paratore, in questa occasione, ha invitato pure tutti i colleghi dei paesi della valle d’Agrò ed anche quelli della valle dell’Alcantara che, con spirito istituzionale ma anche religioso, hanno reso i festeggiamenti in onore della Madonna della Provvidenza, territorialmente più allargati. E in arrivo c’è anche un gemellaggio tra la comunità dell’alta Valle d’Agrò e quella di Montalbano Elicona dove si festeggia pure la Madonna della Provvidenza cui gli antillesi pare si siano ispirati due secoli fa.
I festeggiamenti al rientro in chiesa, com’è ormai tradizione, si sono conclusi con l’inno bicentenario “Evviva la Madri di la Pruvvidenza”, eseguito dal coro parrocchiale e le note della locale banda musicale “Città di Antillo”. Prima, però, c’è stato il saluto del parroco don Egidio Mastroeni e una grande fiaccolata in onore della Madonna. L’epilogo della festa, a notte ormai inoltrata, con i tradizionali fuochi pirotecnici.