Un masso di enorme dimensioni, continua ad ostruire la Sp 19 bis che da Casalvecchio porta alla frazione San Carlo. Il macigno oltre a rendere rischiosa la viabilità con la borgata rurale casalvetina, rappresenta un notevole pericolo per la circolazione, in quanto si trova al centro della carreggiata che collega la cittadina medievale pure con le altre frazioni di Misitano e Rimiti, abbarbicati alle falde dei Monti Peloritani
Ogni giorno mezzi di tutti i tipi lo aggirano e passano oltre, ma nessuno finora l’ha fatto spostare. Tutto questo sta diventando ormai un altro dei tanti tormentoni tragicomici della nostra realtà messinese.
Il conglomerato roccioso di una decina di quintali da quando si è staccato nessuno si è preoccupato di spostarlo. Non l’ha fatto il comune perchè si tratta di una strada provinciale, e non l’ha fatto nemmeno la provincia, intanto l’enorme pezzo di roccia resta li ad ostacolare il transito nella Sp. 19 bis. Forse per rimuoverlo è necessario uno studio preliminare? Una vicenda assurda. Basterebbe una ruspa, in attesa che arrivi, quel macigno se ne sta lì, placido e immobile, senza che nessuno lo importuni.
Da tempo i cittadini di San Carlo, ma anche delle altre frazioni chiedono il necessario intervento inerente la rimozione del masso, ma le istituzioni competenti continuano a fare orecchio da mercante. Adesso i residenti, considerato lo stato d’impasse di questo delicato e pericoloso problema viario, prima di rimanere isolati, durante il periodo invernale, sono pronti a manifestare con forza, davanti al Prefetto di Messina, il mancato intervento per la messa in sicurezza della strada provinciale che rappresenta l’unica via di accesso alla borgata rurale di San Carlo, ubicato nell’alta valle del Savoca.
Il masso che si è staccato dal costone roccioso che si inalza a ridosso della via di comunicazione, ha invaso la carreggiato nell’alluvione del 2014, da allora è diventato un incubo per i residenti che transitato a proprio rischio.