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venerdì, Gennaio 17, 2025
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Sul sequesto dell’immobile sul lungomare di Furci,otto persone indagate. Per il sindaco Foti favorevoli i pareri. E’ stato fatto ricorso in Cassazione.

 Furci Siculo – La notizia da un paio di settimana circolava in paese, ma questa mattina è esplosa forse col contributo della persona anonima che ha fatto la denuncia e che il Comune sta identificando. Otto persone sarebbero indagate dalla Procura della Repubblica di Messina per presunte difformità nella costruzione del “Residence Grecale, un tre piani che si staglia sul lungomare, quasi adiacente al Largo Pizzolo.  Tra gli indagati i titolari della costruzione, a vario titolo parenti del sindaco Sebastiano Foti, e poi il capo dell’ufficio tecnico architetto Claudio Crisafulli, l’ing. Giovanni Curcuruto direttore dei lavori e consigliere di maggioranza.  Dopo il sequestro del 10 luglio, i proprietari hanno fatto ricorso, ma il Tribunale del Riesame lo ha rigettato, per cui adesso i titolari si sono rivolti in Cassazione, dove l’argomento sarà discusso tra qualche mese. L’ingegnere capo dell’ufficio tecnico di Furci, arch. Caudio Crisafulli ha dichiarato  che “a seguito di una denuncia anonima, secondo cui la struttura non sarebbe a norma, c’è una indagine in corso. Aspettiamo i risvolti”. Anche il sindaco Sebastiano Foti è intervenuto sull’argomento: “Secondo la denuncia non poteva essere applicato il Piano casa, ma per dare corso ai lavori abbiamo avuto quattro pareri favorevoli, compreso quello della Regione Sicilia. So che è stato fatto ricorso in Cassazione, per avere chiarezza sul progetto, che entro tre, quattro, mesi dovrebbe essere  definito”. 

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