24.1 C
Santa Teresa di Riva
venerdì, Maggio 17, 2024
HomeAttualitàIsolabella, il Comune incarica uno studio di Furci Siculo per il Piano di...

Isolabella, il Comune incarica uno studio di Furci Siculo per il Piano di utilizzazione della Zona B

Il Comune di Taormina stringe i tempi per formalizzare l’atto indispensabile ad archiviare definitivamente il rischio di introduzione, da parte della Regione di un ticket di ingresso ad Isolabella. Per questo la casa municipale ha dato incarico ad uno studio professionale di Furci Siculo per procedere alla redazione del Piano di utilizzazione della zona “B” della Riserva naturale orientata di Isolabella. Ciò comporterà una spesa da 15 mila euro per le casse comunali. Si tratta di un piano da tempo sollecitato dalla Regione siciliana, che a suo tempo aveva proposto di istituire un ticket nella suggestiva area naturalistica. La questione, come si ricorderà, scatenò subito roventi polemiche e l’assessorato al Territorio ed Ambienti dovette fare un passo indietro e desistere dal proposito di far pagare l’accesso alla Riserva di Isolabella. I residenti e gli operatori economici avevano prospettato dure forme di protesta poi rientrate a seguito del dietrofront da parte di Palermo.

Per scongiurare, sul piano prettamente formale, in via definitiva lo scenario di un biglietto di ingresso allo scoglio dell’Isolabella e un altro nella zona a terra servirà adesso redigere il Piano di utilizzazione della zona B, per il cui impegno il Comune ha contatto un professionista, incaricato di svolgere la sua mansione secondo le esigenze e le direttive dell’amministrazione comunale di Taormina. Dovrà adesso avvenire in sinergia l’attività di predisposizione degli studi propedeutici e complementari, dai quali si andrà a decretare una corretta e organica sistemazione agli ambiti della zona “B” della Riserva naturale orientata Isolabella.

Gli obiettivi da individuare nel Piano di gestione della zona “B” della Riserva naturale orientata di Isolabella sono i seguenti: la tutela delle risorse naturali e dell’equilibrio ecologico del sito; la tutela delle specie rare e minacciate e della biodiversità; lo sviluppo economico sostenibile e le incentivazioni. E ancora, gli interventi di regolamentazione, i programmi di monitoraggio; l’implementazione delle capacità di gestione dei siti di importanza comunitaria, per concludere con i programmi didattici. Lo studio dovrà soffermarsi, tra i vari aspetti, su una valutazione oggettiva “degli impatti significativi che l’attuazione del piano di utilizzazione proposto potrebbe avere sull’ambiente, sulla biodiversità e sul patrimonio culturale, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell’ambito territoriale del Piano stesso, secondo quanto stabilito dalle norme in materia e dal codice ambientale”.

Scrivi un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here

I piu' letti

Commenti recenti

Luca Bennato on Unico: Michael Martini
Maria Grazia Nunzio on Un cimitero per cani e gatti
Giuseppe Di Leo "Accademia Scuderi" Palermo on Judo – Il maestro Corrado Bongiorno orgoglio di Furci 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
P