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La Regione boccia il Piano d’Ambito della Srr Messina Area Metropolitana. Contiene dati irrilevanti e macroscopici errori

La Regione ha restituito al mittente il Piano d’ambito della Srr Messina Area Metropolitana percvhè “non risulta redatto secondo le disposizioni della legge regionale 9/2010 né alle linee guida trasmesse a tutte le Srr” e pertanto viene chiesto alla Srr di ripresentare gli elaborati con le dovute integrazioni e modifiche, “utili ad una valutazione come da norma”. Lo scrive in una lettera datata 12 gennaio 2017 e della quale solo ora se ne ha notizia, l’arch. Maria Santa Giunta, dirigente del servizio V “Gestione integrata rifiuti” dell’Assessorato Regionale dell’Energia.

“Il Piano d’ambo in cospicua parte (circa 100 pagine) descrive in maniera minuziosa aspetti del terriotorio che non hanno rilevanza ai fini della programmazione della gestione integrata dei rifiuti”

“Ci si riferisce in particolare all’analisi dei distretti produttivi della ceramica siciliana, della cantieristica, dei distretti turistici siciliani, della produzione di energia,della criticità nel settore portuale, dell’offerta formativa dell’Università, del pit, dei Gal, dei Piani Strategici,  nonché della crisi economica che attanaglia il territorio”.

“Il piano d’ambito riporta solo dati numerici concernenti la raccolta dei rifiuti relativi negli anni 2012/2013, mentre deve contenere dati recenti , come base più attendibile dello strumento di pianificazione”.

 

“Inoltre si evidenzia che i Comuni di Rodì Milici, Tripi e Novara di Sicilia non fanno parte del territorio della Srr Messina Area Metropolitana”.

 

Insomma troppi errori in oltre 200 pagine di nulla. L’assessorato, prima di bocciare il Piano, lo ha restituito per la revisione, bocciando però, di fatto, il lavoro svolto di consulenti incaricati e ben pagati dalla Srr Messina Area Metropolitana.

 

Per la serie “dilettanti allo sbaraglio” con i soldi dei contribuenti, però.

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