La commissione di valutazione delle offerte per l’affidamento della 63° edizione del Taormina FilmFest, nominata dal Presidente del Comitato di Taormina Arte, riunitasi nelle scorse ore ha sospeso e rinviato i propri lavori al 7 febbraio. Lo ha comunicato TaoArte dopo il “fuori programma” verificatosi all’apertura delle buste con una delle società partecipanti che avrebbe inviato la pec fuori orario rispetto al termine consentito. Alle operazioni ha preso parte la Commissione di gara composta da Alessandro Rais, Franco Cicero e Ninni Bruschetta. “Il rinvio – ha spiegato il Comitato – si è reso necessario nell’attesa di un parere legale indispensabile per la prosecuzione dell’esame dei dossier di candidatura”. Sono rimaste in gara quattro società, la Agnus Dei, Odeon, Dea Film e Videobank. Ma al momento la sola certezza è che si va verso un contenzioso, comunque si definisca la vicenda della mail fuori orario. Da un lato c’è chi prepara un’azione legale se dovesse essse esclusa la propria proposta, sul fronte opposto ci sono i competitori antagonisti che a loro volta sarebbero pronti a contestare l’eventuale ammissione altrui. E c’è soprattutto la certezza che questo ennesimo momento di impasse, a questo punto, rischio seriamente di penalizzare l’organizzazione della prossima edizione del Film Fest, perchè giugno non è poi così lontano e in pochi mesi ci sarà da preparare un festival, con tutte le difficoltà del caso. Il rischio, insomma, è che chiunque poi vinca, a perdere possa essere ancora una volta Taormina, dove non si riesce mai a programmare per tempo un evento di tale prestigio e con una storia di oltre 60 anni alle spalle.