Il Dipartimento nazionale della Protezione Civile ha inviato nelle scorse ore da Roma alcuni funzionari a Castelmola per rilevare la situazione del dissesto idrogeologico nel borgo turistico flagellato da numerose frane e smottamenti anche a seguito della bomba d’acqua abbattutasi sul comprensorio ionico il 25 novembre scorso.
“La Protezione Civile ha effettuato tutti i rilievi – spiega il sindaco Orlando Russo – ed hanno visitato i luoghi dei danni constatando le gravi criticità in atto da più parti nel nostro territorio e sulle quali abbiamo ampiamente relazione, come attestato dall’avvenuto riconoscimento dello Stato di calamità naturale”. Intanto nell’ambito del Patto per la Sicilia previsto dal Governo nazionale quanto prima Castelmola, che rientra nell’elenco dei Comuni dell’isola dotati di finanziamenti per interventi sul territorio, dovrebbe poter disporre di 2 milioni 168 mila euro per frane e lavori di risanamento delle zone oggetto di dissesto idrogeologico. Proprio nella serata di giovedì scorso l’assessore al Territorio ed Ambiente, Maurizio Croce, ha contattato telefonicamente il primo cittadino durante la seduta di Consiglio comunale in corso per testimoniare la vicinanza del Governo regionale sugli interventi da porre in essere. T
ra le situazioni più critiche quella in assoluto da “allarme rosso” concerna la frana di contrada Cuculunazzo, dove di recente si è ripetuto uno smottamento che si era già verificato nell’estate del 2013. Si tratta, in questo caso, di una frana che minaccia le zone abitate e che mostra uno squarcio impressionante nel costone che domina il borgo turistico, mettendo a rischio anche la tenuta di zone panoramiche come la centralissima piazza di Castelmola, l’affaccio che rappresenta per eccellenza un’attrattiva del borgo.