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Lotta legale a Roccalumera: la minoranza attacca l’amministrazione Argiroffi. Replica l’avv. Carmelo Saitta.

 

  

Roccalumera – I cinque consiglieri di minoranza hanno chiesto al sindaco e al presidente di convocare il consiglio comunale per dibattere il Decreto Legislativo n. 50 del 2016 (codice dei contratti pubblici). Al loro comunicato ha risposto l’esperto del sindaco avv. Carmelo Saitta.

“I sottoscritti consiglieri comunali di minoranza chiedono la convocazione del Consiglio Comunale per la discussione del seguente ordine del giorno “iniziative per garantire il rispetto del Decreto Legislativo n. 50 del 2016  (Codice dei Contratti Pubblici) in materia di servizi legali”

PREMESSO

Che il Decreto Legislativo n. 50 del 18/04/2016 ha innovato la materia degli appalti della pubblica amministrazione, adeguando l’ordinamento nazionale a quello comunitario dando attuazione alle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE.

Che l’articolo 17 (Esclusioni specifiche per contratti di appalto e concessione di servizi) della predetta normativa stabilisce che le disposizioni del citato Codice non si applicano agli appalti e alla concessione di servizi ricompresi nell’elenco di cui al comma 1, tra cui rientra specificatamente la rappresentanza legale di un cliente da parte di un avvocato, la rappresentanza in un arbitrato, in una conciliazione, in un procedimento giudiziario e la consulenza legale.

Che l’articolo 4 (principi relativi all’affidamento di contratti pubblici esclusi) del suddetto Codice, però, stabilisce che: “L’affidamento dei contratti pubblici aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture, esclusi, in tutto o in parte, dall’ambito di applicazione oggettiva del presente codice, avviene nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, tutela dell’ambiente ed efficienza energetica”.

Che il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, pur escludendo i servizi legali dal proprio campo d’azione, stabilisce che l’affidamento dell’incarico dovrà rispettare i principi di economicità, imparzialità, trasparenza, proporzionalità e pubblicità.

Che i principi di trasparenza ed imparzialità, peraltro, anche nella vigenza della previgente normativa, avrebbero dovuto rappresentare le condizioni attraverso cui si sarebbero dovuti affidare gli incarichi per la difesa giudiziale dell’ente.

Che, invece, l’attuale Amministrazione ha proceduto all’affidamento degli incarichi, prevalentemente a due professionisti di cui uno esperto del Sindaco, benchè il principio di imparzialità consigliasse l’istituzione di appositi elenchi o albi dei legali di fiducia da cui il Comune, assicurando maggiore trasparenza, poteva attingere per la nomina dei propri difensori.

Che dall’entrata in vigore della nuova normativa, però, l’affidamento di incarico legale da parte di una Pubblica Amministrazione non può più essere considerato come incarico di tipo fiduciario, ma deve rispondere invece ai principi di imparzialità e trasparenza, ma anche di proporzionalità, economicità e pubblicità.

Che la disciplina sopravvenuta sembra imporre, dunque, l’espletamento di un minimo di gara (anche di tipo informale) ovvero l’istituzione di un albo da cui l’ente deve trarre i nominativi dei legali attraverso i principi fissati da un apposito regolamento, al fine di garantire il rispetto dei sopra indicati principi con particolare riferimento a quelli di economicità, imparzialità e parità di trattamento.

Che, invero, appare opportuno e necessario procedere all’istituzione di un albo degli avvocati di fiducia dell’ente, da costituire tramite avviso pubblico, con la previsione di un regolamento per l’affidamento degli incarichi legali, ove vengono stabilite le norme che disciplinano l’affidamento dell’incarico garantendo i principi di imparzialità e parità di trattamento.

Che numerosi enti locali, anche della nostra Provincia, hanno provveduto a dare attuazione alla citata disciplina normativa, provvedendo nei modi e nei termini più vari (direttive di Giunta Municipale, avviso pubblico per la costituzione di un albo e/o elenco di legali di fiducia, regolamento comunale per l’affidamento degli incarichi).

Che il Comune di Roccalumera non ha provveduto all’istituzione di un albo di fiducia degli avvocati e all’approvazione di un regolamento per l’affidamento degli incarichi legali.

Che tale attività di regolamentazione è oggi necessaria al fine di dare attuazione alla normativa sopravvenuta, per cui appare necessario dare direttive in merito.

Tanto premesso, i sottoscritti consiglieri comunali, chiedono la convocazione del Consiglio Comunale, affinchè si discuta il presente ordine del giorno, deliberando di

IMPEGNARE

Il Sindaco e la Giunta Comunale a:

dare direttive agli Uffici preposti affinchè venga predisposto un regolamento comunale per l’affidamento degli incarichi legali.

dare immediate direttive agli Uffici per garantire, nelle more dell’approvazione del regolamento di cui al punto 1, il rispetto del Codice dei Contratti Pubblici di cui al Decreto Legislativo n. 50 del 2016, con particolare riferimento ai principi comunitari di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, attuati tramite l’articolo 4 del menzionato Codice.

Lì, 08/11/2016

I consiglieri comunali di minoranza”

 

 

“Egregio Direttore, nella mia veste di esperto del Sindaco mi trovo costretto a replicare al comunicato della Minoranza in materia di affidamento di incarichi legali. Ancora una volta i consiglieri di minoranza in assenza di una visione politica si inoltrano in un sentiero, quello degli affari legali, che non conoscono, emettendo giudizi sganciati dal dato normativo, solo con l’obiettivo di insinuare dubbi sulla trasparenza dell’Amministrazione Argiroffi. Essi asseriscono che contrariamente a quanto stabilito dal dlg n. 50/2016 gli incarichi legali a Roccalumera vengono riservati a soli due professionisti, dei quali uno sarei io, per giunta esperto del Sindaco, contravvenendo ai principi di imparzialità, trasparenza ed efficienza cui deve essere asservita l’azione della Pubblica Amministrazione. Niente di più falso. Il predetto decreto legislativo ha sancito il rispetto dei predetti criteri solo per quanto concerne l’affidamento di lavori, servizi e forniture, venendo esclusi gli incarichi legali, giusto quanto recita l’art. 4 dello stesso. Sicchè in nessuna infrazione normativa è incorsa l’amministrazione attiva, nella persona del Sindaco dott. Gaetano Argiroffi. Per quanto concerne il merito degli incarichi, voglio precisare che prima di tutto si tratta di incarichi connessi a provvedimenti amministrativi che nella mia veste di esperto ho contribuito a confezionare, assumendomi la responsabilità della loro adozione. Ed in ossequio a tale assunzione di responsabilità trovo coerente la difesa degli stessi da parte mia, qualora essi vengano fatti oggetto di impugnativa davanti al giudice amministrativo. Inoltre, voglio rimarcare che in tre anni e mezzo di attività amministrativa gli incarichi che hanno riguardato la mia persona sono stati in tutto cinque. E lo stesso numero di incarichi ha avuto l’altro professionista coinvolto. Nulla di così allarmante. Ciò peraltro a riprova di un’azione amministrativa legittima e senza censure, né oggetto di ricorsi al Giudice, malgrado la mole di provvedimenti emessi in tre anni e mezzo di gestione del Sindaco Argiroffi, per mettere in sicurezza i conti di Roccalumera. Ricordo alla Minoranza che abbiamo posto riparo ad un debito monstre di 2 milioni e 500 mila euro contratto con l’Ato Me4, di cui sino al 31.12.2012 non vi è stata traccia nei bilanci approvati. Vi sono stati dei contenziosi con l’ATO, ma delle somme in contestazione non vi è stato alcun accantonamento a riserva. Abbiamo sanato il debito di 1 milione 200 mila euro portato da ben 34 transazioni sottoscritte dal precedente Sindaco con ditte e fornitori, senza che vi fosse un euro di copertura. Abbiamo sanato il debito di 600 mila euro del contenzioso e proprio in questi giorni stiamo pagando la prima trance di 200 mila euro. Basta andare sul sito del Comune, ove sono elencate le determine di impegno e liquidazione delle somme dovute a decine di avvocati. Se, quindi, la gestione Argiroffi per come asserisce la minoranza non è stata imparziale, di tale imparzialità me ne assumo la responsabilità, essendo servita essa ad evitare il default del Comune. A proposito di criteri di imparzialità, proporzionalità e trasparenza da rispettare, voglio però chiedere una cosa ai consiglieri di minoranza, fra le cui fila siede un componente che nella passata gestione amministrativa ha avuto un ruolo di primo piano, in qualità di capo gruppo di maggioranza. Siete a conoscenza che a Roccalumera un avvocato per una sola causa è costato alla comunità quasi 100 mila euro. Se non ne sapete nulla, chiedete lumi al vostro ex candidato sindaco ed ex vicesindaco, Francesco Santisi. Cari consiglieri di minoranza continuate a cercare la pagliuzza negli occhi altrui, senza vedere la trave esistente nei vostri occhi.

Cordiali saluti.                                    Carmelo Saitta”

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