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giovedì, Luglio 17, 2025
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A Furci “c’è un’apatia generale. Quattro progetti in cantiere, ma il popolo non decide

FURCI SICULO – “C’è un’apatia generale in questo paese. La gente non partecipa alla vita amministrativa, neanche quando viene chiamata in causa per esprimere una preferenza su delle iniziative che riguardano la cittadinanza”. 

E’ il commento del vice sindaco Maria Vera Scarcella, un po’ amareggiate per la verità, perché c’è il rischio che vengano ritornate alla Regione circa 16 mila euro, se non impegnati per tempo. Il progetto “Democrazia partecipata” difatti prevede che  la quota del due per cento delle somme trasferite dalla Regione Siciliana al  comune di Furci dovrà essere spesa con forme che coinvolgano la cittadinanza, per la scelta di azioni di interesse comune. L’amministrazione del sindaco Sebastiano Foti ha messo in cantiere quattro progetti, uno di questi dovrà essere scelto dai cittadini elettori di Furci e  poi realizzato con i sedicimila euro elargiti dalla Regione. Se non ci sarà questa “scelta” da parte della cittadinanza, la somma dovrà essere restituita.

 I progetti riguardano il “Servizio Civico Economico”,  una “Gita per Anziani”, la “Riqualificazione e potenziamento area giochi della Villa Comunale” e  infine la “Riqualificazione arredi del lungomare”.  Tutti i cittadini residenti  a Furci Siculo, di età superiore a 16 anni, possono  scegliere, tramite un modulo fornito dal Comune, uno dei quattro interventi proposti dall’amministrazione comunale. Il progetto che avrà più preferenze sarà subito  attuato e finanziato. “Il termine per presentare la propria preferenza scadrà  tra qualche settimana – ha  dichiarato ancora il vice sindaco – ma sino a questo momento nessun cittadino ha presentato il modulo di votazione. Eppure abbiamo presentato progetti per tutte le fasce: dai bambini agli anziani, dai disoccupati alla riqualificazione del lungomare. Quest’ultima  proposta prevede arredi, il verde, il porta biciclette e altre iniziative”.  E poi ha concluso: “Di questo passo si rischia di perdere il finanziamento”.

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