Rina (Savoca) – La cittadina del centro storico collinare, ha accolto, questa mattina, due salme di migranti vittime di una delle tante tragedie del mare consumatasi il 18 aprile del 2015. A ricevere le bare con i due corpi senza nome, al cimitero della frazione Rina, c’era il sindaco di Savoca, Antonino Bartolotta, i componenti della sua amministrazione, il capogruppo di minoranza, Pietro Santoro, il comandante della Polizia Municipale di Savoca, Francesco Garufi, nonchè il neo parroco don Francesco Broccio, il presidente della Comunità islamica della Provincia di Messina, Refaat Mohamed, gli studenti della locale classe terza della Scuola Media, accompagnati dalla prof.ssa Mariella Cicala, e liberi cittadini.
Prima della tumulazione, le due salme sono state benedette dal parroco don Francesco che ha affermato: “come sarebbe stato bello aprire a questi fratelli il nostro cuore invece delle porte del cimitero”.
Preghiera di addio pure con il rito musulmano, esplicitata da parte dell’Imam peloritano, Refaat Mohamed, che ha elogiato la comunità di Savoca per “il grande gesto di avere accolto queste vittime nostri fratelli che sfuggono dalla fame, dalla miseria e dalla guerra”.
“Il nostro è solo un piccolo gesto, accoglierli qui ci onora – ha affermato il primo cittadino di Savoca, Antonino Bartolotta – perché siamo di fronte ad una tragedia così grande che gli italiani hanno provato in passato. Questi nostri fratelli cercano una terra e un futuro migliore per i propri figli ma, purtroppo, a volte questa loro speranza finisce in tragedia”. Anche gli studenti savocesi ha voluto dare l’estremo saluto ai due fratelli migranti con la lettura di messaggi di speranza. Le salme trasportate dalla ditta di onoranze funebre di Furci, San Michele Arcangelo, sono giunte a Savoca da Melilli, nella prima mattinata di venerdi .