Casalvecchio – In dirittura di arrivo , nello storico borgo medioevale, i festeggiamenti in onore del Patrono S.Onofrio Anacoreta. Infatti, la tradizionale ricorrenza religiosa che durante la settimana è stata intrisa anche da attività culturali e ricreative, avrà il suo epilogo domani, con la processione del Simulacro ligneo di S.Onofrio e del Reliquario per le vie del borgo, con inizio alle ore 18.30.
I festeggiamenti, organizzati dall’arciprete don Gabriele Sgroi e dal Comitato parrocchiale, oltre alle novene serali in onore del Santo Patrono ed altri riti e funzioni religiose, si sono esplicitate pure in attività sociali.
La devozione per Sant’Onofrio Anacoreta, a Casalvecchio, risale al 1743, quando una violenta peste stava decimando gli abitanti della Provincia di Messina, ed i casalvetini decisero di costruire una Statua del Santo per opporsi a questa drammatica malattia infettiva che aveva fatto già delle vittime.
All’interno della festa desta particolare interesse pure la maschera di un cammello, “U Camiddu” (giro per il paese alle ore 14 di domenica) , che, secondo la tradizione, raffigurerebbe una metafora nei confronti del vicino comune di Savoca (le due gobbe del cammello rappresentano, infatti, il monte Bivertice savocese), dal quale Casalvecchio dipese fino al 1793 mal sopportando questa forma di sottomissione.
