SANTA TERESA DI RIVA
Si può trasformare la Val D’Agrò in un grande parco a tema per bambini, tipo “Dinosauri lost world”? Certo che si può, basta trovare i soldi! Rilanciare la Val D’Agrò con una nuova proposta che parte da Sant’Alessio e piace già a tutti, compreso il sindaco di Santa Teresa di Riva che è stato “investito” da questo progetto lanciato da Franco Santoro, leader del movimento “Amiano Sant’Alessio”. E Cateno De Luca non si sottrae, entrando subito a gamba tesa: “Sicuramente sarebbe meglio dell’attuale parco popolato da asini volanti …”. E aggiunge, con una punta di amarezza: “Tre anni fa ho promosso un incontro per sottoscrivere l’accordo con tutti i comuni della Val d’Agro per sanare la situazione amministrativa e contabile delle aeree demaniali relative al corridoio ecologico nel torrente e poter redigere il progetto della strada di fondo valle e la riqualificazione degli oltre 300 mila mq di aree demaniali, con un programma complesso intercomunale con fondi pubblici e privati . Questo era l’antefatto anche per la gestione del torrente, compreso il porticciolo turistico . La risposta fu uno sputo in faccia ed io da quel momento ci ho messo una pietra sopra”. “Ovviamente Santa Teresa era pronta a farsi carico di tutto”. Ma De Luca non ha gettato la spugna: “Ci penseranno i prossimi sindaci in sostituzione degli asini volanti compreso il sottoscritto”. E conclude: “A Santa Teresa è stato piantato il seme di una nuova classe politica con idee operative di area vasta. Fatelo nei vostri comuni, e poi agite. Io non mi tiro indietro, ci sono ci sarò in qualunque veste anche di consulente gratuito!”.
Anche Franco Santoro (prossimo candidato sindaco a Sant’Alessio?) è d’accordo sulla necessità che una nuova classe politica prenda possesso della stanza dei bottoni: “I cittadini della riviera jonica conservano molti sogni nel cassetto, per molto tempo disattesi , è venuto il momento che qualcuno, o meglio una classe politica nuova, cominci a realizzarne qualcuno”.
“Santoro ha ragione – dice Agnese Sturiale, esperta di marketing e promozione – è la migliore delle idee che mi sia capitato di leggere fin’ora, da prendere seriamente. Di tematiche se ne possono individuare a bizzeffe, legate o meno al territorio non importa. Un modo per rendere vivibile un’area non solo abbandonata ma addirittura pericolosa. L’importante è creare il prodotto”. L’idea c’è. Ora bisogna trovare i capitali. E cominciare con il mettersi in regola con le concessioni demaniali e stabilire la giurisdizione su quest’area, a cominciare dal corridoio ecologico che per mancanza di manutenzione e scaricabarile sta andando in malora. Il corridoio è ridotto male. Molto per l’inciviltà di chi lo frequenta, tantissimo per la distrazione dei cinque comuni che lo dovrebbero amministrare, avendolo ricevuto in dote dal Pit 13: Sant’Alessio e Forza D’Agrò sulla sponda sinistra, Santa Teresa di Riva, Savoca e Casalvecchio sulla sponda destra. Dovrebbero, ed infatti non lo fanno.