Brucia la Sicilia, brucia Messina. Per il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, dietro le decine di roghi scoppiati nell’Isola nelle ultime ore, che hanno costretto ad evacuare numerose abitazioni tra Palermo e Messina, potrebbe esserci un’origine criminale: “Non è casuale che questo drammatico scenario sia esploso alla vigilia della partenza del piano antincendio varato dalla Regione e quando era previsto lo scirocco. E’ chiaramente un atto criminale”, ha detto il governatore. Alle parole di Crocetta hanno fatto eco quelle del presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, per il quale “la priorità sarà assicurare alla giustizia coloro che regolarmente ogni anno appiccano il fuoco, distruggendo i terreni e mettendo a repentaglio la vita delle popolazioni locali: non daremo tregua ai piromani, sarà guerra spietata fin quando non verranno assicurati alla giustizia”. Non è solo la provincia di Palermo ad andare a fuoco. Anche nel messinese si registrano infatti roghi che stanno interessando ampie zone dei Nebrodi. Incendi sono divampati a Naso, a Ristretta, a Sant’Agata di Militello, e lungo la fascia costiera di Capo d’Orlando, dove l’Anas ha deciso di chiudere la Strada Statale 116 per Randazzo e Francavilla di Sicilia.