ROCCALUMERA – Contestazione generale degli automobilisti del comprensorio e soprattutto dei sindaci Gaetano Argiroffi di Roccalumera e Sebastiano Foti di Furci Siculo: sotto accusa l’ingegnere capo del Genio civile di Messina Leonardo Santoro, per il quale la passerella tra il lungomare di Furi e di Roccalumera va demolita e quindi non ha consentito l’apertura. Un provvedimento anomalo, perché i due sindaci anni addietro hanno ottenuto dall’assessorato regionale alle Infrastrutture e dall’allora ingegnere Sciacca l’autorizzazione a riaprire la bretella nei mesi estivi, quando c’è il sole ed i torrenti sono all’asciutto, purchè venissero rispettate gli obblighi e cioè la pulizia della bretella, delle canne e la sistemazione dei guardrail. Ma adesso il nuovo ingegnere capo non si è commosso alle richieste dei due sindaci di riaprire la bretella e consentire lo smaltimento della caotica circolazione lungo la Statale 114, spesso intasata da prolungati e snervanti ingorghi. “Noi abbiamo pulito la bretella, svuotate le canne, sistemato il guardrail – ha detto il sindaco di Roccalumera Gaetano Argiroffi – come abbiamo fatto negli anni passati e come sottoscritto presso l’assessorato alle Infrastrutture, ma per il capo del Genio Civile di Messina non ci sono le condizioni per riaprila. Anzi secondo Santoro deve essere demolita. Un provvedimento che ci ha lasciati di stucco e che certamente non abbiamo condiviso. Anche perché esiste a Palermo un progetto per l’attraversamento stabile del torrente Pagliara, quindi in attesa che venisse finanziato, pensavamo di risolvere il problema degli ingorghi estivi, soprattutto tra luglio ed agosto, con l’apertura della via di fuga tra Roccalumera e Furci”. Le proteste incalzano, soprattutto tra gli automobilisti di Pagliara, Mandanici, Roccalumera, Furci e S.Teresa, consapevoli che per attraversare d’estate quel tratto della Statale 114, con i casello autostradale, a volte passano minuti su minuti, per degli interminabili ingorghi. La via di fuga avrebbe smaltito, come in passato la caotica circolazione. Ma l’ing. Leonardo Santoro forse questo non lo sa.