“Con nota del 20 ottobre scorso – fa sapere Gianfranco Colosi, legale rappresentante della ditta – avevamo proposto ad Asm di “procedere alla sottoscrizione del contratto entro il mese di novembre, con immissione nel possesso dei locali per eseguire tutti i lavori necessari alla ristrutturazione e mess in sicurezza, statuendo contrattualmente che il deposito cauzionale sarà corrisposto a marzo 2016 e che il canone concordato sarà dovuto e corrisposto a decorrere dal marzo 2016”.
“Il 12 novembre – continua Colosi – abbiamo scritto un’altra nota nella quale si evidenziava di nuovo che la nostra società ha sempre manifestato interesse per la concessione dei locali al “Porta Catania” ed abbiamo altrettanto manifestato i motivi e le difficoltà che hanno impedito la definizione della procedura in affidamento dei servizi di concessione dei locali”.
“Solo il 28 luglio – si legge nella nota della Saving Srl – ci è stato comunicato infatti che in ossequio ad una ordinanza sindacale del Comune, prima del 15 settembre la ditta non avrebbe potuto iniziare i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dei locali. Sempre e solo il 28 luglio Asm ha comunicato alla nostra società che il collaudo tecnico amministrativo afferente i medesimi locali fosse provvisorio e non definitivo. Asm, il 22 luglio non aveva ancora dato disposizione per far liberare i locali de quibus da tutte le cose che in essi erano allocati. Nonostante le difficoltà, non dipese dalla nostra volontà o da un nostro comportamento, che ci hanno impedito di gestire funzionalmente e sfruttare economicamente il servizio in oggetto, abbiamo sempre cercato di trovare un accordo che potesse tutelare gli interessi di entrambe le parti”.
“La proposta formulata con nota del 20 ottobre scorso – conclude la nota – è una proposta transattiva volta ad evitare questioni burocratiche ed giudiziarie che potrebbero sorgere dall’annullamento dell’aggiudicazione. Ad ogni buon conto, in considerazione del tempo trascorso e del danno subito, con il mancato guadagno, nell’ipotesi in cui Asm dovesse procedure all’annullamento dell’aggiudicazione, la società, nel prenderne atto, declina sin da ora, ogni sorta di responsabilità e si riserva di tutelare le proprie ragioni e i propri diritti nelle sedi opportune”.