LIMINA – Il gruppo consiliare di minoranza riaccende i riflettori sulla gestione dell’illuminazione votiva del cimitero con una interrogazione con la quale chiede al sindaco ed alla giunta di revocare in autotutela la delibera con la quale il 21 luglio è stato conferito ad interim l’incarico di direzione dell’ufficio tecnico utilizzando un dipendente di categoria D del comune di Antillo, in quanto l’atto (dichiarato immediatamente esecutivo) non sarebbe stato pubblicato entro i termini previsti dalla normativa (tre giorni). L’invocata revoca in autotutela renderebbe nulli tutti gli atti deliberativi consequenziali adottati dal dirigente.
Tra questi, la determina con la quale è stato annullata la gara di appalto per l’aggiudicazione del servizio di illuminazione votiva e perpetua del cimitero per cinque anni, ed il successivo affidamento diretto ed in via straordinaria del servizio di illuminazione del cimitero in occasione della commemorazione dei defunti. La legittimità di questi atti, secondo i consiglieri di opposizione Sarah Paratore, Antonino Ragusa, Domenico Saglimbeni e Filippo Rizzo, sarebbe dubbia perché inficiata dalla mancata pubblicazione all’abo pretorio della delibera immediatamente esecutiva di affidamento dell’incarico dirigenziale, entro i tre giorni dalla approvazione (ne sono passati invece dieci).
In seguito alla revoca della gara di appalto per il cimitero i consiglieri avevano chiesto la convocazione straordinaria del consiglio comunale, ma la riunione andò deserta per l’assenza della maggioranza.