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venerdì, Ottobre 11, 2024
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Taormina. Raccolta differenziata, scoppia la polemica

 

TAORMINA – A che punto è il piano di raccolta differenziata a Taormina? La sperimentazione è ormai in atto in centro storico: nelle frazioni si attende ora l’avvio della stessa procedura. Ma rimangono diversi punti interrogativi sui quali si sofferma Marco Monforte, esponente di Legambiente e del Comitato Rifiuti Zero Taormina. “Una buona notizia – afferma Monforte – c’è: è cominciata! E speriamo che non si torni indietro. La differenziata, o più in generale la gestione dei rifiuti  moderna e sostenibile, è un obiettivo che molti cittadini di Taormina, supportati da molte categorie imprenditoriali, sognano ormai da un decennio in modo ossessivo. E’ cominciata e va avanti bene? Non proprio e i problemi non vanno nascosti. Ci sono due attori: l’amministratore ha da sempre trattato l’ argomento con sufficIenza, mentre il cittadino, quello motivato, spesso si scoraggia, e non sa che fare e ha ragione a lamentarsi se non si rispetta il ritiro, se l’Isola ecologica è sempre chiusa. Ci sono almeno 7 problemi concreti, che richiedono decisione e attenzione. Uno: i materiali per la raccolta dovrebbero essere consegnati a domicilio,per non indispettire i molti che  vorrebbero sentirsi considerati e coccolati, il che è giusto, vista la portata del cambiamento. E poi: la differenziata sarebbe dovuta scattare in contemporanea su tutto il territorio, eliminando i cassonetti e le campane riciclo, tranne i siti di intensa frequentazione come centro storico, spiagge, gli stessi uffici comunali, etc. che vanno dotati di cestini auspicabilmente ” a terna “. Terzo nodo: l’Isola Ecologica va resa subito non solo funzionante ma interessante. Basterebbe stabilire degli orari certi, anche 3 volte a settimana, comunicarli e rispettarli”. “Il quarto problema – continua Monforte – è la tariffazione puntuale. Per incentivare i cittadini con un risparmio economico evidente, bisogna operare una politica premiale sulla bolletta, tramite valutazione dei risultati della differenziata e del conferimento diretto all’Isola Ecologica, con badge elettronici. Quinta cosa: bisogna stabilire rapporti con i consorzi di filiera, per poter contabilizzare gli eventuali guadagni del conferimento, e rendere trasparente la destinazione finale dei materiali. I consorzi, facenti capo al Conai,sono enti di natura industriale che hanno tutto l’interesse a collaborare con gli Enti Locali. Sei: incentivare il compostaggio domestico, e settima cosa è l’esigenza di utilizzare finalmente i finanziamenti ad hoc, già erogati e inspiegabilmente mai acquisiti(uno legato a un progetto Conai-Legambiente e l’altro dal Comieco)”. “Tuttavia – conclude Monforte – Messinambiente è in liquidazione anzi già liquidata ma gestisce la raccolta e il conferimento dei rifiuti, l’Ato non esiste più ma fa da riferimento, il Comune è in dissesto sospeso ma fa piani e butta soldi per i ricorsi, Noi speriamo che i punti da noi citati possano essere tenuti in considerazione al momento di redigere il bando di gara per la prossima imminente gara d’appalto per la Gestione”. 

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