Terremoto politico a Furci, il presidente del consiglio chiede un “cambiamento in giunta”.

FURCI SICULO – “Il cambiamento in giunta dovrà esserci. Un cambio di rotta  necessario per risolvere i problemi del paese, perché a queste condizioni io non ci sto”.  Parole di fuoco del presidente del consiglio Gianluca Di Bella  all’indirizzo del sindaco Sebastiano Foti, che non avrebbe mantenuto fede alla promessa fatta, e cioè di un cambio di assessori a metà legislatura. “A me non interessa chi esce dalla giunta municipale, interessa però che qualche assessore sia espressione del consiglio”. Lo sfogo del presidente è la continuazione della richiesta che nove consiglieri hanno fatto tempo addietro al primo cittadino.  Difatti, mesi addietro, a coronamento di un articolato documento Di Bella ed altri otto (esclusa l’indipendente Raluca Sandra) è stato chiesto a Sebastiano Foti un avvicendamento in giunta. E il primo cittadino aveva preso impegno che a metà legislatura avrebbe fatto un cambio di assessori.  Si è parlato di un possibile ingresso in giunta dei consiglieri delegati Curcuruto, Ucchino e Ralli e di una possibile uscita di Raffaella Anastasi o Maria Vera Scarcella, alla luce anche degli scontri tra questi due assessori e il sindaco Foti a  seguito dell’ordinanza del sindaco sul doppio senso di marcia sul lungomare. Alla provocatoria lettera dei consiglieri hanno risposto i quattro assessori, convinti che “un eventuale cambio in giunta non potrà che essere il naufragio di un progetto politico”.  Alla luce delle dichiarazioni del presidente del consiglio c’è da chiedersi: se non dovesse avvenire l’avvicendamento di assessori, si arriverà alla crisi? “No, non si arriverà a questo – ha concluso Gianluca di Bella – però per proseguire per i prossimi due anni e mezzo un cambiamento dovrà esserci nella politica del sindaco Foti, anche perché imperando questa situazione mancherebbero le condizioni per continuare”.  In piazza S.Cuore, centro di raccolta della gente locale, si è sparsa la voce che a dicembre ci dovrebbe essere  un rimpasto in giunta, e questo potrebbe chetare le  agitate acque tra sindaco e assessori da un lato e consiglio comunale dall’altro.