ROCCALUMERA – Sono stati stanziati 27 mila euro per sistemare la condotta sottomarina, tranciata di recente dal mare in tempesta, “al fine di evitare – come scrive il sindaco Gaetano Argiroffi nella su ordinanza – gravi problemi igienico sanitari e di inquinamento ambientale”. Per l’immedita sistemazione della condotta sottomarina di scarico delle acque provenienti dal depuratore consortile (che fa capo ai comuni di Roccalumera, Pagliara e Furci Siculo) è stata contattata una ditta specializzata, e cioè La.Re. Sub di Messina, che ha accettato il lavoro. Provvedimento giusto e tempestivo del primo cittadino, anche perché la tubazione potrebbe rompersi e le acque nere, ma depurate, potrebbero invadere la battigia. Il fatto strano è che ad ogni mareggiata la condotta sottomarina affiora in superficie perché la zavorra ancorata con degli anelli in ghisa si sgancia. E con l’inverno che impazza e con le mareggiate all’ordine del giorno, ne consegue che la condotta sottomarina sarà sempre in superficie. La cosa strana è che per ripristinare la normale funzionalità occorrono ogni volta migliaia di euro.
Il depuratore consortile è stato recentemente sistemato, grazie ad un contributo della Regione Sicilia. I rigagnoli fognari che spesso apparivano sulla strada per poi guadagnare la spiaggia non dovrebbero più comparire, perché la vasca è stata rifatta e le pompe di sollevamento sistemate. Resta però l’incognita della condotta sottomarina, che va in tilt quand’è aggredita dal mare in tempesta. Necessita un lavoro a regola d’arte per evitare che la zavorra ancorata agli anelli in ghisa possa essere divelta di continuo, con dispendio di denaro e col pericolo che le acque nere possano affiorare in superficie.