SANT’ALESSIO – Un anno di amministrazione Fichera, valutazioni positive del consiglio comunale sulla relazione annuale che il sindaco, ma all’interno c’è chi rema contro, nonostante si sia evitato il dissesto. Maggioranza e minoranza hanno espresso il proprio compiacimento perché è stata evitata la dichiarazione di dissesto, nonostante “la forte esposizione debitoria e la crisi continua di liquidità di cassa” evidenziata anche dal segretario comunale uscente (Rosanna Giorgianni, oggi in carico a S.Teresa). “Con atto di responsabilità abbiamo voluto scartare la dichiarazione di dissesto – ha spiegato il sindaco – che avrebbe avuto gravi conseguenze per i cittadini, i dipendenti comunali e le imprese”, “scegliendo di chiedere un prestito, di incassare vecchi crediti (190 mila euro dal comune di Forza D0’Agrò per l’uso del depuratore), di lottare l’evasione, prima fra tutte quella sulle aree edificabili, di esternalizzare meno servizi dal giardinaggio al depuratore”. Ma se il sindaco si è ovviamente soffermata sulle cose fatte, lo stesso primo cittadino in due passaggi non ha potuto fare a meno di sottolineare con un po’ di rammarico che anche all’interno dell’amministrazione c’è chi non collabora. “Chiedendomi cosa questa amministrazione ha fatto nel corso di un anno, ho chiesto agli assessori ed al presidente del consiglio di relazionarmi circa il loro impegno: qualcuno non ha dato riscontro, probabilmente per dimenticanza”. E questa è la prima bacchettata. La seconda riguarda il capitolo “pulizia”. “Ritengo che ogni amministratore può contribuire e collaborare per vivere in un paese più pulito, ad esempio senza mai lanciare verso il cassonetto il sacchetto con i rifiuti dal finestrino della propria auto. Dobbiamo essere i primi a dare il buon esempio”. E sul deposito degli ingombranti (lunedì): “Ancora qualche dipendente comunale non ha ben memorizzato il giorno stabilito e continua a fornire informazioni errate ai cittadini”.
Tra i lavori pubblici ha ricordato il finanziamento del programma “scuole sicure” (oltre due milioni) i cui lavori sono stati aggiudicati in via provvisoria, “ma il Rup non ha ancora provveduto alla assegnazione definitiva”; quello per il prelievo della sabbia del torrente Agrò per il ripascimento della spiaggia (1,5 mln) la cui spendibilità il Ministero ha affidato al Provveditorato alle opere pubbliche Sicilia – Calabria che non ha ancora dato il via libera avendo chiesto chiarimenti il 20 aprile. Ma il ripascimento sarebbe fine a se stesso se non si completasse prima il terzo lotto primo stralcio della barriera soffolta, lavori sospesi il 23 maggio dal Commissario straordinario delegato e dall’impresa perché il direttore dei lavori ha chiesto una variante.
