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mercoledì, Ottobre 16, 2024
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Taormina, bilancio comunale in rosso. In vendita parte del patrimonio immobiliare

La situazione da “allarme rosso” del forziere di Palazzo dei Giurati, spinge l’Amministrazione nuovamente, e stavolta in via definitiva, nella direzione della dismissione di una parte del patrimonio comunale.  Due sedute urgenti di Civico consesso sono state convocate dal presidente Antonio D’Aveni per le date del 10 e 12 novembre e all’ordine del giorno ci saranno, in particolare: “approvazione del regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare del Comune di Taormina”, ed “approvazione del piano di valorizzazioni e dismissioni degli immobili di proprietà per il periodo 2015-17, da inserire nel bilancio 2015”.

Il patrimonio, secondo una verifica fatta a suo tempo dagli uffici, ha un valore di circa 174 milioni ma il dato da sottolineare che diversi immobili sono in stato di abbandono, non vengono utilizzati e non producono insomma nulla. Ecco perchè con 13 milioni di debiti a bilancio, e con il piano di riequilibrio bocciato dalla Corte dei Conti e sul quale si sta per fare ricorso a Roma, il Comune di Taormina si trova a questo punto costretto a guardare senza più esitazioni su una valutazione rapida e incisiviva sulle sorti di una parte del patrimonio sinora rimasta “dormiente” e che rappresenta anche una zavorra per le casse di Palazzo dei Giurati. Potrebbe essere destinato alla dismissione, in particolare, il Capalc di contrada S.Antonio, l’ex scuola convitto albergo, mai decollato e attualmente chiuso e inutilizzato. Una parte dell’immobile era stata resa funzionale per qualche anno con dei corsi dei formazione turistica universitaria, ma anche quella esperienza si è poi conclusa, e il Capalc è praticamente rimasto deserto. Dal 2003 al 2007 si trovarono, inoltre, in quei locali, collocati temporaneamente dal Comune, gli sfollati della frana di piazza Franz Pagano.

Si era parlato della possibilità di far diventare questa struttura una sede distaccata dell’Università di Messina, ma senza che questa ipotesi sia poi decollata. Di recente si è fatta avanti anche una importante società italiana che si occupa del settore cucina. In definitiva, però, il Capalc ad oggi non ha nessun futuro e la prospettiva inevitabile sembra quella di dismettere un bene che d’altronde il Comune non può recuperare con i propri fondi, non essendoci le risorse per le necessarie opere atte a renderlo funzionale. Una disponibilità ad assumere la gestione dell’edificio, tra l’altro, era anche arrivata dall’Istituto Pugliatti. Ora si riparla della possibile vendita per una cifra che si aggirerebbe sui 10 milioni di euro.

Il tempo e la crisi del settore immobile hanno in parte svalutato una struttura che, stando alle stime del Comune stesso, sino a pochi anni fa valeva almeno 15 milioni di euro. Una cifra vicina al milione di euro potrebbe poi arrivare da un altro immobile che si trova in condizioni di totale degrado, l’ex mattatoio di via dietro Cappuccini, chiuso dagli Anni 80, ridotto praticamente all’abbandono ed il cui tetto è a rischio crollo. Si valuta poi la situazione di alcuni terreni di proprietà del Comune, ubicati nel territorio di Taormina e mai sfruttati, che potrebbero rimpinguare le casse di Palazzo dei Giurati.   

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