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venerdì, Ottobre 11, 2024
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Mareggiate: cercatori di “tesori” in azione. A Roccalumera un giovane ha trovato un medaglione, a Furci un 35enne ha rinvenuto un braccialetto. 

Torna il sole dopo tre giorni di mareggiate e il bel tempo ha messo subito in azione i cercatori di “tesori”. Si tratta di un fenomeno a dir poco particolare che è quello delle persone che decidono di andare in spiaggia alla ricerca di oggetti depositati dalla furia delle acque sull’arenile. In questi casi si può trovare davvero di tutto.

E cosi c’è chi ha raccolto diversi euro in monete, c’è chi invece ha trovato bracciali, occhiali da sole, e tutto quanto bizzarramente è stato abbandonato dal mare a conclusione della tempesta scatenatasi con onde “californiane” venerdì e conclusasi per il momento nella notte tra lunedi e martedi, quando il mare ha iniziato a calmarsi. Si tratta di un fenomeno che si svolge in due fasi. C’è chi addirittura decide di posizionarsi in zona durante la mareggiata stessa, laddove possibile sul muretto ad esempio del lungomare come è avvenuto nella frazione taorminese di Mazzeo e nella vicina Letojanni. In questo caso si dà luogo ad una vera e propria pesca, con tanto di canna e calamita per intercettare e recuperare oggetti come le monete da 50 centesimi, un euro, o due. 

E c’è chi invece aspetta più semplicemente che la tempesta si esaurisca e che il mare torni quiete per andare in spiaggia e perlustrare cosa è possibile ritrovare. A Mazzeo, e come detto anche a Letojanni, diversi cercatori hanno avviato ieri (e qualcuno ancora prima) questa singolare “caccia” che gode delle sfortune di coloro che hanno perso oggetti in mare nelle giornate estive e che il mare restituisce alla terra ferma in alcuni casi durante queste mareggiate. La spiaggia è stata setacciata accuratamente e qualcuno ha raccolto anche un bottino di 10 euro in monete, con un eloquente commento: “di questi tempi possono andare bene”. Molto spesso questi oggetti vengono persi ad esempio dai turisti o durante un giro in barca, o nelle loro crociere, o assai più semplicemente mentre fanno il bagno, e in qualche altro caso ancora si tratta di oggetti portati via dal mare alle strutture ricettive attigue alla spiaggia, travolte dalla furia delle onde.  

FURCI SICULO – Quando il mare Jonio si è chetato e quando i cavalloni si sono ritirati, lasciando sulla spiaggia una montagna di rifiuti, entrano in azione i ricercatori di oggetti in oro. “E’ una usanza che si tramanda da tempo – ha spiegato Mario Manganaro un commerciante del posto – che vede impegnate tantissime persone. Appena le onde si ritirano, questi ricercatori, giovani e anziani, vanno sulla spiaggia e setacciano attentamente tutto quello che lascia il mare e spesso trovano anelli, collanine in oro, com’è successo anche in questa occasione”. In verità dopo che il mare si sgonfia e torna normale, si vedono schiere di persone che vanno avanti e indietro sulla spiaggia, comprendo a volte pure la distanza da Capo Alì a Capo S.Alessio. Anche nella ricerca di questi giorni, dopo che le onde dello Jonio hanno aggredito l’arenile e il lungomare, causando ingenti danni, due giovani hanno trovato degli oggetti in onoro:  F.P. di Roccalumera ha rinvenuto un medaglione ed un altro giovane di 35 anni di Furci un braccialetto. “Generalmente si tratta di oggetti in oro persi durante una nuotata, una gita in barca o un tuffo in mare – ha spiegato ancora Manganaro – che poi lo Jonio rovescia sulla spiaggia, insieme ad altro materiale”. 

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