SANTA TERESA DI RIVA – Lungomare chiuso a Sant’Alessio, Furci e Roccalumera, mentre a Santa Teresa si transita a rischio, specie sulla corsia lato mare (direzione Catania – Messina), non essendo stato possibile chiudere l’arteria interamente e deviare il transito sul corso principale, perché qui sono in corso i lavori per la realizzazione della rete del metano.
A Santa Teresa di Riva la violenza del mare di grecale si è abbattuto sul Lungomare sin dalle prime ore della notte. In un primo momento si era pensato di chiudere al transito, e deviare tutto il traffico nei due sensi di marcia sul corso principale, ma ciò non è stato possibile per i lavori in corso per la rete metanifera, tra via Del Traffico e Pozzo Lazzaro, al centro del paese. E’ stato quindi deciso di deviare solo il transito con direzione Messina – Catania all’altezza di via Pozzo Lazzaro, per farlo salire sulla nazionale e da qui proseguire con direzione Catania. E’ stato lasciata aperta la corsia lato mare, pur con il rischio che le ondate travolgessero le auto in transito, visto che non c’era alternativa. Transitare con quei muri d’acqua che si infrangevano contro il muraglione e all’improvviso piombavano come macigni sulla strada, era un vero rischio. Altro rischio quello di far circolare le auto mentre, in mattinata, sulla stessa corsia si stavano eseguendo i lavori di rimozione della sabbia trascinata sulla carreggiata dalla forza delle onde. Una situazione di emergenza costantemente monitorata dal direttore dell’area di vigilanza, cap. Diego mangiò, dai vigili urbani e dal personale dell’ufficio tecnico che durante la stessa nottata ha provveduto a rimuovere dalla carreggiata tronchi di tamerici, cartelloni, cassonetti, e pezzi di segnaletica spazzati via dalle onde. Molte botole sono saltate come tappi, per molte gli operai hanno fatto in tempo a segnalarle, in qualcuna c’è finito qualche malcapitato automobilista.
La zona più sconquassata perché la spiaggia a causa dell’erosione è praticamente sparita, è quella del Gambero, al centro del paese, dove le violente ondate, praticamente senza ostacolo, hanno scavalcato il muretto del lungomare, si sono riversate sulla sede strada e hanno finito la loro corsa nelle abitazioni e negli scantinati del waterfront. In questi 500 metri di spiaggia che non c’è urge il ripascimento, perché ogni anno che passa i danni provocati dai marosi sono sempre più ingenti e soprattutto non fanno vivere in tranquillità i residenti.
A Sant’Alessio le mareggiate hanno trasportato sul lungomare una gran quantità di sabbia e detriti e la violenza delle onde ha anche fatto saltare alcuni tratti di manto d’asfalto. Impossibile transitare, così da ieri notte il lungomare alessese, con ordinanza del comandante del corpon di polizia municipale, cap. Onofrio Moschella, è chiuso per tutta la sua lunghezza, da Gibbiazza alla Sena, in tutti e due i sensi. Danni ai chioschi ed alle strutture estive che ancora non erano state rimosse e allagamenti negli scantinati.
La pioggia, infine. Battente per tutta la nottata con forti raffiche di vento, ad intermittenza lungo l’arco della giornata. Traverse che collegano la nazionale al lungomare come torrenti e pezzi di asfalto che sono venuti via come niente.