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sabato, Ottobre 12, 2024
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S.Teresa paradiso dei contribuenti

SANTA TERESA DI RIVA – S.Teresa paradiso dei contribuenti, si pagano meno tasse e si campa cent’anni. Lo sostiene il sindaco Cateno De Luca esibendo cloratissimi grafici e tabelline di raffronto con altre località della Riviera Jonica. Limina e Pagliara sono, nella riviera jonica, il paradiso dei contribuenti: si pagano meno  tributi locali (tasi, rifiuti, idrico) che negli altri comuni. Savoca e Forza D’Agrò, invece, sono all’opposto, si paga di più. A dirlo è il sindaco di Santa Teresa di Riva Cateno De Luca che ha fatto elaborare dai suoi uffici finanziari i dati presenti sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per raffrontarli con quelli di Santa Teresa di Riva. “Abbiamo sfatato una leggenda metropolitana: a Santa Teresa – dice il sindaco – si pagano meno tasse che altrove. La promessa che nel 2015 tasse e tributi locali sarebbero diminuti, è stata mantenuta”. Gongola Cateno De Luca mostrando i grafici che fanno di Santa Teresa il comune “paradiso dei contribuenti”. “Dal 2012 al 2014 – afferma Cateno De Luca per pararsi il colpo delle contestazioni –  siamo stati costretti ad innalzare la pressione fiscale per far fronte ai debiti ereditati e per garantire i servizi minimi indispensabili ed avendo parallelamente tagliato i costi improduttivi, attuato una concreta strategia di internalizzazione dei servizi municipali e scovato seriamente gli evasori”: Così – secondo De Luca – dal 2015 in poi i contribuenti di Santa Teresa di Riva si troveremo con più servizi e meno tributi rispetto agli altri comuni della riviera Jonica. Che poi questi soldi risparmiati finiscano in mille rivoli, è un altro paio di maniche. Per sempio i 400 mila e passa euro di incarichi professionali (finora improduttivi) assegnati nei due ammi e mezzo di gestione De Luca. Ma torniano in “paradiso”.

Il risultato raggiunto dal comune di S. Teresa di Riva , nonostante in Italia la media della pressione fiscale comunale sia  aumentata nell’ultimo triennio del 22% appare possibile,  stando a quanto dichiarato dal primo cittadino Cateno De Luca,  per due ragioni: per la base impositiva che sta costantemente crescendo considerando che l’evasione media nel 2011-2013 si aggirava a circa il 40% del paniere tributario complessivo e per il consistente taglio dei costi correnti per oltre il 30% rispetto al 2011.

Il grafico elaborato dall’Ufficio Tributi del Comune mostra che S. Teresa di Riva tra i comuni della riviera jonica è senz’altro quello in cui una famiglia di 3 persone con abitazione di proprietà si trova a pagare 544 euro annui contro 784 euro pagati nel comune di Savoca, ed i 742 del Comune di Forza D’Agrò.

C’è un comune in Sicilia, Burgio in provincia di Agrigento, dove i cittadini non pagano Tasi, addizionale Irpef, Imu sui terreni e fabbricati agricoli, e dove le tariffe dell’acqua sono le più basse d’Italia e le aliquote Imu sulla seconda casa sono al minimo. Presto a Santa Teresa di Riva sarà così. 

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