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venerdì, Ottobre 4, 2024
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Famiglie e Imprese in difficoltà, arriva il microcredito

SANTA TERESA DI RIVA – Microcredito e lavori di utilità collettiva: queste le strategie che intende mettere in atto l’amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva per sostenere l’imprenditorialità, l’occupazione e le famiglie in difficoltà. I lavori di utilità collettiva (Luc) sono in dirittura d’arrivo visto che il consiglio nella sua ultima seduta ha approvato il regolamento di attuazione, che riguarda principalmente le famiglie che hanno problemi a mettersi in pari con i tributi comunali, che potranno azzerare prestando piccoli lavori per la collettività. La novità di queste ore è il microcredito per sviluppare e diffondere imprenditorialità e occupazione anche con nuove “start up” di autoimpiego: la giunta comunale ha dato indirizzo alla prima direzione di selezionare i soggetti che potranno offrire ai cittadini che hanno difficoltà d’accesso ai canali di credito bancario,  conoscenze e informazioni per usufruire di micro finanziamenti secondo la legge italiana  sulle start up.

L’amministrazione comunale intende offrire ai cittadini uno sportello – che opererà in Municipio – che aprirà due volte a settimana, per diffondere la conoscenza degli strumenti di micro finanziamento  per promuovere l’imprenditorialità e l’occupazione, garantendo le opportune conoscenze per nuove attività imprenditoriali, le start up, come si dice adesso. I finanziamenti consistono in un prestito di limitato importo con l’obbligo di restituzione, concesso a soggetti svantaggiati o in difficoltà economica, pur in assenza di reali garanzie. Beneficiari sono le persone fisiche e le associazioni e società cooperative.

Il presidente del Centro Commerciale Naturale di S.Teresa ha chiesto che questo tipo di servizio possa essere esteso alle imprese del territorio che intendono avviare una attività commerciale. La giunta ha inserito questa possibilità nell’atto di indirizzo varato per selezionare i consulenti che potranno instradare verso il microcredito, a patto che il prestito non superi i 25 mila euro e che i richiedenti siano costituiti in società o cooperative.

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