SANTA TERESA DI RIVA – E’ diventato argomento di dibattito il voto contrario espresso dai cinque consiglieri di minoranza sul conto consuntivo 2014 portato in aula dall’amministrazione De Luca con un saldo di 34 milioni ed un avanzo di amministrazione di 1milione e 600mila euro. E fa discutere maggiormente il fatto che la “protesta” sia stata silenziosa, ovvero senza alcuna dichiarazione da parte dei cinque, a cominciare dal capogruppo Antonio Di Ciuccio, al vice presidente del consiglio Santino Veri, agli altri tre, Davide Trimarchi, Sebastiano Pinto e Franco Brancato: solo il voto, manco una parola per esplicitare il proprio dissenso. Naturalmente questo atteggiamento non poteva passare sotto silenzio perché a memoria d’uomo è la prima volta che a Santa Teresa di Riva un voto contrario non viene motivato. Abbiamo sentito il capogruppo Di Ciuccio.
“Il nostro silenzio era per rafforzare la nostra contrarietà su un bilancio che è un atto politico e rappresenta l’attività dell’amministrazione comunale, attività che non condividiamo assolutamente. Come abbiamo avuto modo di dire più volte. Inoltre ancora una volta non abbiamo avuto il tempo ed il modo di potere consultare il documento contabile che racchiude un anno di sacrifici chiesti ai nostri concittadini che tributi oltre ogni limite di sopportazione e senza alcuna attenzione verso chi naviga in cattive acque e talvolta non riesce a conciliare il pranzo con la cena. Rastrellare risorse dalle tasche dei cittadini di Santa Teresa di Riva per poi spenderli in mille rivoli, in incarichi e progetti che, seppure lodevoli dal punto di vista sociale, non portano da nessuna parte. Prova ne è che in tre anni di amministrazione “virtuosa” a fronte delle centinaia di migliaia di euro spese per incarichi professionali, non c’è stato il ritorno di nemmeno un centesimo. Ci sono poi progetti che da un anno all’altro, o per meglio dire da un consuntivo all’altro, aumentano del cinquanta per cento. Ma ci dobbiamo preparare al peggio, visto che c’è la previsione di accendere mutui per 17 milioni di euro, soldi che dovranno poi uscire dalle tasche dei contribuenti di Santa Teresa di Riva. Ci chiediamo se la città è in grado di sopportare un tale carico. Ecco perché abbiamo votato contro”.
Più che una dichiarazione, quella del capogruppo Di Ciuccio, è lo sfogo di chi vede il paese andare a rotoli, al di là dei proclami trionfalistici di facciata, con spese che servono solo ad alimentare la fiera delle vanità. Ma perché queste cose non le hanno dette in consiglio, in modo che restassero nei verbali della seduta? “Ci sarà occasione per discutere dell’attività amministrativa” conclude Di Ciuccio.
L’esercizio 2014 si è chiuso con risultanze in pareggio per 34 milioni e mezzo di euro (più 2,90% rispetto alle previsioni), un avanzo di amministrazione di 1.605.805 euro, un fondo cassa di 1milione e 326 mila euro. Sedici i mutui da accendere per un totale di quasi 17 milioni e 400mila euro dei quali i più consistenti sono per lo svincolo, il completamento strada Graziella Campagna, il piano stralcio difesa costa del Gambero (raddoppiatio rispetto alle previsioni).