SANTA TERESA DI RIVA – Contrasto a vecchie e nuove povertà, dalla Regione arrivano aiuti, ma sono una goccia nell’oceano della disperazione. La parrocchia Santa Maria del Carmelo di Santa Teresa di Riva è stata ammessa al finanziamento della Regione per gli aiuti alle famiglie che si trovano in situazione di estrema povertà. Riceverà un bonus di 50 mila euro. Il progetto presentato dalla parrocchia partecipando ad un bando del 2013 si è classificato al 92esimo posto con 65 punti, sufficienti a rientrare tra i 133 che in tutta la Sicilia sono stati ammessi a finanziamento sui 156 che erano stati collocati utilmente in graduatoria. Oltre alla parrocchia di Santa Teresa di Riva per la zona jonica sono state ammesse dal Comitato Tecnico di Valutazione altre due associazioni di volontariato: l’Associazione di Solidarietà Familiare di Gaggi, 39 posto in graduatoria definitiva, punti 70 a la Parrocchia Sacro Cuore di Gesù – S.Venera di Taormina Trappitello al 74esimo posto con punti 67. In provincia di Messina sono state ammesse 12 associazioni. Ritenute inammissibili e quindi “non finanziabili” le istanze prodotte da Associazione Evaluna Onlus di Gaggi, Parrocchia Portosalvo di Santa Teresa di Riva, Banca del tempo di Alì Terme e coop. Cuore Matto di Taormina.
Con i contributi regionali (5,8 milioni da ripartire tra le 133 associazioni) gli enti di volontariato potranno offrire servizi, generi alimentari e perfino pagare bollette scadute e rate di affitto.
Il decreto (1479 del 22 giugno) è stato firmato dalla dirigente generale del dipartimento alla famiglia ed alle politiche sociali, Maria Antonietta Bullara, e assegna le risorse a tutti gli enti che il 30 dicembre del 2013 avevano partecipato al bando per “Azioni urgenti di contrasto alle vecchie e nuove povertà a sostegno delle fasce deboli e degli immigrati”. I destinatari degli aiuti sono persone senza fissa dimora, in condizioni di solitudine, povertà e grave emarginazione; nuclei familiari in situazione di marginalità sociale; immigrati residenti in Sicilia in condizione di fragilità sociale. Gli enti finanziati potranno fornire pasti e vestiti, libri e attrezzature per la casa, , servizi per l’igiene e l’assistenza alla persona. In alcuni casi potranno aiutare le famiglie con un piccolo contributo economico per il pagamento di bollette o canoni di affitto. I progetti sono stati finanziati per un anno e gli enti potranno utilizzare 1,5% del finanziamento per le spese di gestione.
Il piano di aiuti si inserisce in contesto di crescente emergenza sociale. Secondo l’assessore regionale alla famiglia, Bruno Caruso, in Sicilia quasi un milione di persone si trovano in condizioni di povertà assoluta, ed è popolazione attiva che ha perso il lavoro, non solo anziani e pensionati.