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venerdì, Ottobre 11, 2024
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Metano e fibra ottica

SANTA TERESA DI RIVA – Procedono spediti i tre cantieri aperti sul lungomare di Santa Teresa di Riva per la posa delle condutture per il gas metano. Gli scavi sono stati già completati in metà del lungomare, e da ieri si è cominciato a scavare al centro, difronte alla sede dei licei “Caminiti – Trimarchi” e al Municipio. L’impegno è quello di completare gli scavi e “liberare” il lungomare prima di metà giugno, ma a giudicare dalla velocità con cui procedono i lavori alla guida del capocantiere Alfredo Fusto, non si esclude che ci possa essere un anticipo sulle scadenze del crono programma. Intanto, ed è questa la novità più eclatante, oltre alla posa della conduttura principale per il gas, si sta procedendo anche alla posa dei fasci di tubi che conterranno successivamente la fibra ottica con la quale sarà cablato tutto il territorio. Questo bonus fa parte del piano di investimenti di circa 110 milioni presentato dall’impresa aggiudicataria dei lavori di realizzazione della rete e della concessione del servizio (la FinConsorzio di Roma), e grazie al quale è stato stipulato il contratto di servizio nel febbraio 2011.

Attenzione, però, ai facili entusiasmi: la posa delle guaine che conterranno i cavi in fibra ottica non significa affatto che sta per arrivare in tutte le case di S.Teresa la fibra ottica. A S.Teresa la fibra Telecom c’è già, ma solo su una piccola porzione del territorio. Ora c’è la possibilità che il nuovo gestore (Telecom, Enel, Metroweb) trovino già i tubi dentro cui far passare la fibra ed accontentare così il maggior numero di utenti che hanno necessità di avere una trasmissione dati più veloce. In questo momento poi si fa un gran parlare di banda larga, per cui S.Teresa, nel suo piccolo, potrebbe essere in pole position nelle aree che i tecnici definiscono “a fallimento di mercato”, ovvero zone meno redditizie del Paese.

Metano e banda larga sono quindi il nuovo eldorado non solo per S.Teresa. In paese il dibattito è aperto e si fanno scommesse su quando in casa potrà essere acceso il primo fornello alimentato dal gas metano. A dire la verità l’impresa che sta eseguendo i lavori è già entrata nell’ottica di una proroga della scadenza fissata per il 30 giugno per la consegna dei lavori. Si parla di un allungamento dei tempi fino a fine anno. In tutti e quindici i comuni del bacino Sicilia 10, da Scaletta a Sant’Alessio (Il bacino Sicilia Jonico-Peloritano, è stato costituito nel 2009 tra i Comuni di Fiumedinisi (capofila), Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Furci Siculo, Itala, Mandanici, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccalumera, Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio Siculo, Savoca e Scaletta Zanclea), l’impresa procede spedita soprattutto per quanto riguarda i Lungomare che dovrebbero essere sgombri di scavi prima dell’inizio della stagione balneare. Poi bisognerà realizzare la rete nelle strade interne, nelle frazioni e via di seguito. 

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