FURCI SICULO – Contrordine per i lavori del gas metano nel centro del paese. Dopo la posa dei tubi nelle vie interne, la ditta appaltatrice doveva, secondo quanto aveva dichiarato precedentemente il sindaco, procedere lungo gli ottocento metri del centro urbano, con un profondo solco tracciato sulla via IV Novembre, e con conseguente deviazione del traffico sul lungomare. Ma così non è stato. Da ieri ruspe, bulldozer e pale meccaniche della ditta FinConsorzio di Roma che ha in appalto la posa dei tubi e la gestione del gas metano nei comuni della riviera jonica del messinese, sono al lavoro sul lungomare. E c’è stata una sorta di protesta da parte di alcuni commercianti, perché di questo passo va a finire che la posa dei tubi sulla Nazionale sarà articolata nei mesi estivi, con conseguente chiusura della strada principale, dove sono ubicati tutti i negozi, Per la viabilità sul lungomare c’è stato un po’ di trambusto ma è stato di poco conto, perché la strada marina è a senso unico, con direzione di marcia Catania Messina. La posa dei tubi sta avvenendo nella carreggiata lato monte, i cui lavori coprono metà strada, per cui non è stato necessario impiantare il servizio semaforico. Il sindaco Sebastiano Foti ha avuto un colloquio con i dirigenti del cantiere sull’esecuzione dei lavori. “ Se dovessero terminare la posa dei tubi sul lungomare entro il 20 giugno ed allora proseguiranno subito con la Nazionale – ha chiarito Foti – altrimenti se ne parlerà a settembre”. Ma i commercianti non ci stanno. Qualcuno già si è lamentato, perché tra giugno e luglio arrivano i primi vacanzieri. E se dovesse risultare chiusa la Nazionale nei mesi estivi sarebbero guai per tutti. Due cose da sottolineare, secondo le dichiarazioni del primo cittadino. Primo, per avviare i lavori sulla centrale via IV Novembre, parte integrante della Statale 114 Messina Catania, necessita l’autorizzazione dell’Anas: nullaosta che ancora non è pervenuto al Comune. Secondo, il lungomare di Furci è perfettamente asfaltato e non presenta buche, per cui una volta terminati i lavori, la ditta appaltatrice si limiterà a bitumare e levigare soltanto la parte interessata dagli scavi. Ma stando ai lavori in atto, metà carreggiata, lato monte, è completamente interessata da queste trincee, per cui la ditta appaltatrice, una volta completati lavori, dovrà asfaltarla dal centro della strada al marciapiede lato monte e non soltanto quel tratto interessato dalla posa dei tubi, come è stato fatto a Roccalumera, dove, tra l’altro, non sono mancate le contestazioni.