SAVOCA – La questione patrimoniali tra Savoca e Santa Teresa di Riva che sembrava, a sessanta anni dalla separazione, giunta all’epilogo, non è affatto conclusa. Lo ha annunciato ieri il commissario straordinario al comune di Savoca, Rossana Carrubba, che sta per firmare la delibera con la quale contesta ufficialmente ed in toto le conclusioni cui è giunto il consulente del commissario ad acta nominato dalla Regione per la sistemazione dei rapporti patrimoniali e finanziari con Santa Teresa di Riva, in seguito alla separazione dei due comuni avvenuta nel 1948. La conclusione degli esperti del commissario Carrubba è che Savoca non deve nulla a Santa Teresa e quindi il presunto debito di quasi 350 mila euro, poi ridotto a poco meno di 200, e che il comune di S.Teresa ha già inserito in bilancio, non esisterebbe. “Ho studiato a fondo la questione – ci ha detto la dottoressa Carrubba – ed ho potuto condividere le risultanze delle relazioni degli esperti nominati dall’amministrazione che mi ha preceduto, l’avv. Cecilia Nicita ed il geom. Santo Mastroieni, e sto provvedendo a notificarle al commissario ad acta GiuseppeTerranova affinchè le giri al suo consulente Vincenzo Intravaia autore della relazione del 2014. Savoca non ha alcun debito con Santa Teresa perché il patrimonio immobiliare e territoriale che Savoca si è portata via con la separazione era già suo prima dell’accoramento a S.Teresa del 1929. Casomai dovremmo essere noi ad essere risarciti”. La querelle è questa: nel 1848 S.Teresa ottiene dai Borboni l’autonomia da Savoca. Nel 1929 il governo fascista accorpa i due comuni, nel 1948 Savoca ottiene l’autonomia da S.Teresa. Confini, rapporti finanziari e patrimoniali ancora oggi devono essere definiti.
Alla quantificazione dell’indennizzo si è giunti in due fasi. Nella prima l’ing. Intravaia aveva quantificato questo importo in 344 mila 079 euro che il comune di Savoca contestava immediatamente con una controrelazione tecnica redatta dal perito di parte geom. Santi Mastroieni e del parere legale reso dal consulente avv. Cecilia Nicita i quali dissentivano in merito ai criteri posti alla base dei calcoli effettuati. Il 30 marzo ci fu una nuova relazione dell’ing. Intravaia che controdeduceva alle contestazioni del geom. Mastroeni e dell’avv. Nicita, con la quale rimodulava al ribasso il credito del Comune di Santa Teresa di Riva, in 197mila 984 euro. Nonostante i continui annunci, però, la conferenza dei servizi finale non si è ancora tenuta.
“Se si leggono bene le relazioni dei consulenti nominati dalla precedente amministrazione – sottolinea la Carrubba – mettono in luce parecchie sviste, chiamiamole così, del consulente del commissario Terranova, per cui la situazione non è assolutamente definita, anzi, tutt’altro. Tutto quindi va discusso, rivisto e ragionato, non c’è certezza, insomma, di situazioni debitorie, il lavoro del commissario Terranova non è affatto concluso e per questo delibererò invitando il commissario ad acta a rivedere bene alcuni aspetti che gli segnalerò sulla base dell’attento lavoro svolto dai nostri consulenti”.