FURCI SICULO – Ieri alcuni cani randagi hanno inseguito un giovane che stava facendo footing, per dimagrire, lungo l’alveo del torrente Pagliara, che scorre tra Furci e Roccalumera; un altro branco ha messo in difficoltà una ragazza che si stava recando al Consorzio Universitario, in via Madonna delle Grazie, a Furci Siculo. Casi che hanno creato un po’ di turbamento nella gente del posto. Da anni si parla di realizzare un canile consortile lungo il comprensorio jonicio del Messinese, e precisamente tra Scaletta Zanclea e S.Alessio Siculo. Anche perché sono frequenti gli avvistamenti, specialmente in estate, di branchi circolanti sulla sponda destra del torrente Pagliara, sul Savoca e alla periferia del Nisi. I centri animalisti intervengono quando ne sono a conoscenza, ma quasi sempre sono attacchi improvvisi che i cani randagi fanno alle persone. Per il sindaco di Furci Sebastiano Foti sarebbe opportuno realizzare un impianto del genere “perché per dare assistenza a dei cani randagi occorre una certa spesa, che poi verrà a gravare sul proprio bilancio comunale”. Anche il presidente dell’Unione dei Comuni, Domenico Prestipino, è intervenuto su questo caso, dichiarando che “il problema è molto delicato e va attenzionato nel corso della prossima riunione dei sindaci”.