SANTA TERESA DI RIVA – Verrà demolito e ricostruito triplicandone la volumetria ma con cambio di destinazione d’uso. L’amministrazione comunale ha cambiato idea e non venderà più il vecchio municipio per fare cassa, anche perché con la lotta all’evasione fiscale sono state recuperate le risorse per far fronte alla situazione debitoria del Comune, anzi ne farà un centro servizi. La spesa prevista è di due milioni di euro, il progetto figura al 99esimo posto del Programma triennale delle opere pubbliche 2015/2017 appena approvato dalla giunta e riguarda la “ristrutturazione edilizia mediante demolizione del fabbricato ad una elevazione fuori terra più seminterrato in via Regina Margherita angolo piazza Municipio e ricostruzione di un fabbricato a tre elevazioni più seminterrato e cambio di destinazione d’uso”. La necessità di alienare l’immobile non c’è più, ma il progetto di vendita rimane sempre in piedi visto che fa parte del bilancio pluriennale 2014/2016 e del piano delle valorizzazioni dei beni immobili da cui è stato stimato un ricavo di 800 mila euro (ipotetico, ovviamente). Per ora, però, tutto è fermo. E meno male che non è stato venduto perchè oggi che Villa Ragno è chiusa per i lavori di climatizzazione torna utile per la temporanea ospitalità della aula consiliare, della sede del Gal Peloritani, dell’Agenzia di Sviluppo, che finora operavano a Villa Ragno. Ieri sono stati aggiudicati i lavori per fare un po’ di manutenzione nel vecchio palazzo municipale. La spesa prevista era di 19.300 euro ma col ribasso offerto è scesa a 15 mila euro: l’intervento riguarda i locali a piano terra dove dovrà essere ricavata l’aula consiliare.
Il vecchio municipio ha subito nel corso di quasi cento anni di vita molte trasformazioni. Prima l’ingresso principale era da corso Regina Margherita, poi, con la ristrutturazione degli anni ’90, con il trasferimento degli uffici municipali nel nuovo edificio, venne aperto un ingresso su piazza Municipio e destinato ad ospitare gli uffici e gli ambulatori dell’Asp. L’ultimo lifting risale a cinque anni da quando venne rifatto il prospetto ed eliminati i cornicioni pericolanti. Dopo un po’ a piano terra comparve l’umidità che ora, con questo nuovo intervento, si spera venga eliminata grazie ai nuovi ritrovati per l’edilizia.
