ROCCALUMERA – La protesta incalza, la gente si ribella: motivo le bollette da capogiro recapitate in questi giorni alle famiglie di Roccalumera e Furci Siculo. Riguardano il consumo, e il pagamento, dell’acqua potabile degli ultimi anni.
A Roccalumera per la verità il motivo è legato al disservizio dal 2011 al 2013 quando non era stata fatta la lettura dei contatori e le famiglie sono state “esonerate” dal pagamento per un triennio. Adesso l’amministrazione del sindaco Gaetano Argiroffi ha aggiornato i ruoli e dopo aver fatto i conti degli arretrati ha inviato le cedole di pagamento ai cittadini. Apriti cielo. Sono arrivate alle famiglie bollette anche da 600 e 700 euro, mentre per alcuni bar e negozi le somme hanno raggiunto e superato mille euro. E’ vero che la cifra sarà rateizzata fino al 2016, ma è anche vero che la colpa non è di questa amministrazione, ma risale alla passata gestione “che ha affrontato il problema con negligenza” ha dichiarato Gaetano Argiroffi. “Noi commercianti – ha dichiarato Santino Metauro titolare di un avviato bar rosticceria sulla centrale via Umberto I – siamo destinati a chiudere. E insieme a me altri commercianti hanno deciso un’azione di protesta. Come si fa a pagare spazzatura, acqua, Imu, luce, telefono, quando non ci sono entrate? La situazione è molto delicata”. La protesta dei commercianti incalza. La bolletta dell’acqua recapitata alle famiglie in questi giorni e che assomma complessivamente il pagamento degli ultimi tre anni, ha suscitato comprensibili reazioni tra i cittadini, anche se l’amministrazione comunale ha deliberato di rateizzare la somma. La lagnanza maggiore arriva dal comparto dei commercianti, alcuni dei quali hanno deciso un’azione di protesta, con una sfilata per il paese nei prossimi giorni.
Diverso a Furci il retroscena, ma anche qui proteste a non finire per le maxi bollette fatti recapitare alle tante famiglie. Qui c’è un consumo di acqua non giustificabile e di cui neanche gli amministratori sanno darsi una spiegazione. Tutto questo comporta un aumento sulle bollette relative all’erogazione del prezioso liquido. Che non tutti saldano per tempo. A Furci Siculo quasi il cinquanta per cento delle famiglie non paga il tributo e questo mette in crisi il Comune. Nel 2012 al tempo dell’amministrazione del sindaco Bruno Parisi, è emerso che una fabbrica del paese era sprovvista di misuratori di uscita e dopo tre anni l’ufficio preposto sembra che non sia ancora riuscito a quantificare quanto dovrà pagare. Nel mentre la somma è stata spalmata sui contribuenti. Ma non tutti pagano a Furci. Gli evasori sono tantissimi. Il sindaco Sebastiano Foti però sta correndo ai ripari. Da qualche settimana i vigili urbani passano casa per casa per notificare le bollette non pagate negli ultimi anni. Un mese di tempo, poi scatterà la riscossione coattiva.