Furci Siculo – Ieri mattina in piazza S.Cuore, centro raccolta dei commenti politici locali, si è parlato di una sorta di ammutinamento. Il riferimento era rivolto ai nove consiglieri comunali, guidati dal presidente Gianluca Di Bella, che in una lettera inviata al sindaco Sebastiano Foti chiedevano “l’avvicendamento di figure impegnate nell’Amministrazione, al fine di rendere più incisiva l’azione amministrativa attraverso un rilancio della dialettica nei rapporti fra chi amministra e chi ha il dovere di indirizzare e controllare tale azione”. E puntano i piedi i nove del gruppo consiliare di maggioranza “Impegno, Crescita e Sviluppo” perchè Sebastiano Foti provveda al ricambio in giunta. Concetto Ralli, Rosaria Ucchino, Agatino Pistone, Giovanni Curcuruto, Santino Settimo, Rosario Ferraro, Martina Casablanca, Angelo Garufi e naturalmente Gianluca Di Bella (non è stata invitata a firmare il consigliere indipendente Raluca Sandra) hanno puntato il dito sui “deficit comunicativi fra amministrazione attiva e gruppo consiliare di maggioranza” per arrivare all’avvicendamento degli assessori. Una imposizione mai percepita negli anni passati negli ambienti politici ed amministrativi della nostra provincia. Dall’altro lato, si vocifera, ci sarebbero impegni non rispettati tra il sindaco Sebastiano Foti ed i vari gruppi politici che lo hanno sostenuto durante le recenti elezioni amministrative. Il primo cittadino lunedi prossimo inizierà le consultazioni, incontrandosi con i novi firmatari del documento, per trovare una soluzione alle loro richieste, e quindi con il presidente del consiglio. Su questo spacco politico a Furci è intervenuto anche l’ex candidato a sindaco Matteo Franncilia, il quale ha precisato che “interessa poco alla cittadinanza l’avvicendamento di assessori in giunta, o la spartizione delle poltrone tra i vari gruppi che hanno sostenuto Foti. Alla cittadinanza interessano i fatti, le opere, gli interventi, che questa amministrazione ancora non è stata capace di dare”. C’è una certa preoccupazione in paese, per i risvolti negativi che potrebbe avere questo progetto politico sponsorizzato dai nove consiglieri di maggioranza.