La Cooperativa Comunità e Servizio aumenta la retta agli anziani.
NOTA CONGIUNTA
DELL’ASSOCIAZIONE OASI S. ANTONIO E DELLA PARROCCHIA
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In più occasioni, notizie diffuse volutamente in merito a scelte relative alla gestione
economica della Casa Oasi S. Antonio da parte dell’attuale ente che la gestisce, la
Cooperativa Comunità e Servizio, hanno direttamente o indirettamente coinvolto la
Parrocchia S. Maria del Rosario e l’Associazione Oasi S. Antonio.
La ripetuta tendenza di affermare che scelte economiche di pagamento di rette per gli
anziani accolti nella struttura siano anche legate all’affitto mensile che la Cooperativa è
tenuta a versare all’Associazione ci obbligano a rispondere con fermezza, affinché
l’opinione pubblica furcese e le famiglie interessate conoscano l’estraneità
dell’Associazione e ancor meno della Parrocchia di fronte a tali scelte.
In merito si precisa che il contratto di locazione stipulato e firmato dalla menzionata
Cooperativa e dal parroco-presidente del tempo nel 2008 – data anteriore alla presenza
dei nuovi organismi preposti alla guida della Parrocchia e dell’Associazione – ha posto
i termini dei costi e relative condizioni per il pagamento dell’affitto di una struttura
che non appartiene alla realtà che attualmente la gestisce, somma peraltro poco
significativa rispetto ai proventi mensili delle rette a cui le famiglie sono sottoposte per
autonoma volontà della suddetta Cooperativa. Nel rispetto della verità, si ricorda
come la suddetta Cooperativa per i primi quattro anni di locazione ha versato
all’Associazione un somma minima, segno dell’attenzione e della volontà benevola
dell’Associazione per favorire un avvio e la crescita dell’attività intrapresa dalla
Alla luce di questo è infondato, oltre che irrispettoso, far credere o ritenere di credere
che la necessità di un aumento di retta sia attribuibile al dovuto – e ancor oggi non
adeguatamente versato all’Associazione – canone mensile. Infatti, le rette già pagate da
anni dal significativo numero di anziani accolti nella casa dovrebbe abbondantemente
garantire il regolare pagamento del canone di affitto e lo stipendio agli operatori che
lavorano nella casa e attendono per giustizia il dovuto. Infine, non vi è alcun impiego
economico della Cooperativa in ordine ai lavori di straordinaria manutenzione, in
quanto l’Associazione – con prudente giudizio e valutazione affidata ad esperti ha
abbattuto costi irragionevoli proseguendo nel tempo l’impegno per la tutela della casa
e di chi attualmente vive.
Tanto doverosamente si partecipa all’intera collettività per opportuna conoscenza.
Furci Siculo 19-01-2015
Il Presidente
con il Consiglio di Amministrazione dell’Associazione
e il Consiglio Affari Economici della Parrocchia
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Non tutti hanno capito il significato della lettera. Si è un po’ scavato nel vago, senza dare dati certi.
Per esempio:
La Cooperativa Comunità e Servizio ha aumentato la retta mensile? Gli assistiti quanto pagavano prima e quanto pagano adesso?
La Cooperativa Comunità e Servizio paga mensilmente l’affitto al Consiglio Affari Economici della Parrocchia?
Quanto dovrebbe pagare?
Quanto paga? O da quanto non paga?
I dipendenti della Cooperativa vengono pagati mensilmente?
Quando scade il contratto?
Se la Cooperativa Comunità e Servizio non paga il dovuto, si può rescindere il contratto?
Ricordiamo a mons. Giò Tavilla, titolare della parrocchia Madonna del Rosario, che la buonanima di padre Donsì ha voluto questa Casa di Riposo per Anziani per dare ospitalità ai poveri di Furci senza un reddito, soprattutto ai pescatori, e comunque di “pretendere” solo il totale della pensione, senza nessuna aggiunta. Adesso la Casa di Riposo per Anziani di Furci ci sembra che sia diventata un albergo di lusso a cinque stelle. Possibile che la Chiesa debba assistere passivamente a questi abusi?
La Gazzetta Jonica.
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PS: aspettiamo risposta. E insieme a noi aspettano rispota i 3500 cittadini di Furci, che hanno contribuito con un mattone alla costruzione della Casa Oasi S. Antonio.