Santa Teresa di Riva – Vivi e lascia vivere nella Prima Repubblica, “pollice in su” nella Terza. La giusta politica del sindaco di S.Teresa, che premia chi lavora e che emargina gli impiegati che segnano il passo, sta però creando dei comprensibili disagi in chi da anni lavora con impegno e professionalità. Stiamo parlando del dott. Massimo Caminiti, relegato nella biblioteca comunale a selezionare libri.
Ma il terremoto più avvertito è avvenuto all’ufficio tecnico, dove messo da parte Franco Cisto e rispedito a Furci Siculo l’architetto Claudio Crisafulli, il comando dell’impero urbanistico e dei lavori pubblici è passato nelle mani del geom. Franco Pagano, un geometra articolista di Roccalumera da anni in forza al comune di S.Teresa. Ora gli spostamenti ci vogliono, per ravvivare gli organici, ma non è possibile che ogni sei – otto mesi venga stravolto quanto è stato prima.
Al momento due sono i commenti su cui si soffermano gli esperti politici di S.Teresa: o i primi accorgimenti adottati dal sindaco sono stati ritenuti sbagliati dallo stesso primo cittadino, oppure Cateno De Luca ha agito d’istinto. E quando si agisce d’istinto si potrebbero commettere uno, due, dieci errori. E poi promuovere un impiegato per relegarne venti in mansioni diverse, crea negli ambienti comunali comprensibile disagio.
Una volta l’ex sindaco Antonino Bartolotta, nel corso di una intervista ebbe a dire: “Se ti metti gli impiegati comunali contro, non riuscirai mai a vincere le prossime elezioni”. Ed è un po’ la politica che sta seguendo Cateno De Luca.