Egregio Direttore, dopo la maratona del 30 dicembre scorso, nella seduta consiliare di questa sera, è stata completata l’approvazione dei debiti fuori bilancio degli anni 2009-2010-2011-2012, relativi alle transazioni siglate dalla passata amministrazione. L’approvazione di tali debiti per me è motivo di orgoglio e di soddisfazione personale. Essa in passato è stata motivo di grandi tensioni politiche e sociali, sconfinate in occupazione di piazza, durante la scorsa campagna elettorale, da parte delle ditte creditrici, con turbativa dell’ordine pubblico e sociale. Voglio, quindi, esprimere tutta la mia gratitudine al Presidente del Consiglio ed ai Consiglieri Comunali per l’alto senso di responsabilità e per il coraggio mostrati nel riconoscere i debiti, peraltro non da essi prodotti, e per aver onorato la funzione pubblica ricoperta.
Segno di impegno civile indiscusso ed inconfutabile, e di rispetto per il mandato elettorale ricevuto. Sono particolarmente soddisfatto, perché dopo quattro anni finalmente i creditori possono ottenere il pagamento di quanto loro dovuto, senza aggravi economici per le casse comunali. E così si chiude la pagina più buia della storia politica-amministrativa di Roccalumera.
Voglio ricordare che abbiamo ereditato una mole di debiti di circa cinque milioni di debiti. E in diciotto mesi abbiamo dato copertura finanziaria a ben quattro milioni di euro di debiti, avendo approvato il piano di rientro del debito dell’ATO di 2 milioni e ottocentomila euro e riconosciuto debiti per 1 milione e duecentomila euro, cui vanno aggiunti duecentomila euro di debiti pagati per il contenzioso, rimanendo da pagare 200.000,00 euro di debiti per affari legali. Bene se la soddisfazione è massima, voglio però esprimere con altrettanto slancio lo sdegno che mi pervade, come Sindaco e cittadino di Roccalumera, nei confronti di chi mi ha preceduto nella gestione del nostro Comune. Gestione improntata all’uso maldestro del denaro pubblico, contrario agli interessi dei cittadini.
Chi prima di me ha vestito i panni di amministratore ha commissionato lavori e forniture senza pagare alcunché, esponendo il nostro Comune ad un discredito totale e tradendo il mandato degli elettori. Chi mi ha preceduto non ha onorato la funzione pubblica per la quale è stato eletto. Mi auguro, nell’interesse della comunità che mi onoro di rappresentare, che simili amministratori in futuro non abbiano più la possibilità di occuparsi della Cosa Pubblica e di nuocere al nostro paese.
Cordiali saluti. Gaetano Argiroffi
