Sistemazione dei rapporti patrimoniali e finanziari tra i comuni di Savoca e Santa Teresa di Riva: dopo sette anni il commissario ad acta Giuseppe Terranova, nominato dalla Regione per la definizione in sostituzione dei due comuni inadempienti, ha dichiarato chiuso il procedimento, e naturalmente batte cassa per incassare l’indennità di 5000 euro e le spese di missione per 2500 euro dal 5 dicembre 2007 al 25 novembre 2014. Ma è veramente chiusa la questione? Pare proprio di no, perché l’assessorato alle autonomie locali non ha ancora pubblicato il decreto che prende in carico le conclusioni a cui è giunto il commissario Terranova, mentre il comune di Savoca aspetta che venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per avviare la propria controffensiva in totale disaccordo con le conclusioni del commissario. Ed in fatti il commissario Terranova nel suo fax del 3 dicembre scorso chiede ai due Comuni l’immediato pagamento delle spese di missione , mentre per l’indennità precisa che verrà effettuata dopo la “formale chiusura del procedimento che avverrà in occasione della prossima riunione”.
Difatti la questione non è ancora chiusa. Mercoledì 3 dicembre il commissario, il sindaco De Luca ed il commissario di Savoca, Carrubba, dovevano incontrarsi per chiudere la questione, ma la riunione è stata rinviata all’ultimo momento per impegni del sindaco De Luca.
Ma non è detto che si arrivi ad una conclusione e Santa Teresa di Riva possa incassare l’indennità stabilita dal commissario Terranova quale indennizzo che Savoca dove al comune di S.Teresa per la separazione del 1948. Savoca contesta a 360 gradi ed ha già vinto un suo primo ricorso costringendo il commissario ed il suo esperto Vincenzo Intravaia a rivedere al ribasso le prime conclusioni.
Alla quantificazione dell’indennizzo si è giunti in due fasi. Nella prima l’ing. Intravaia aveva quantificato questo importo in 344 mila 079 euro che il comune di Savoca contestava immediatamente con una controrelazione tecnica redatta dal perito di parte geom. Santi Mastroieni e del parere legale reso dal consulente avv. Cecilia Nicita i quali dissentivano in merito ai criteri posti alla base dei calcoli effettuati. Il 30 marzo ci fu una nuova relazione dell’ing. Intravaia che controdeduceva alle contestazioni del geom. Mastroeni e dell’avv. Nicita, con la quale rimodulava al ribasso il credito del Comune di Santa Teresa di Riva, in 197mila 984 euro. I due consigli ne presero atto, S.Teresa fece un passo avanti inserendo il credito in bilancio, nonostante che il commissario Terranova dovesse ancora diramare “una ultima convocazione di una conferenza dei servizio per predisporre gli accordi e le documentazioni occorrenti per la deliberazione da sottoporre all’approvazione dei consigli comunali”. Insomma, si batte casse quando ancora la procedura non è completa