Al Santuario Santa Maria del Carmelo di Santa Teresa Di Riva si svolgerà “l’Ottavario dei Defunti” dal 3 al 10 Novembre con il seguente programma:
ore 17.30 – Recita del Santo Rosario e preghiera alla Madonna del Carmelo per le anime del Purgatorio
ore 18.00 – Celebrazione Eucaristica
ore 18.30 – Celebrazione dei Vespri per i Defunti
Questa iniziativa del Parroco Don Fabrizio Subba si concilia bene con la Madonna del Carmelo perché non solo è patrona della città di Santa Teresa di Riva, ma è venerata come particolare protettrice delle anime sante del Purgatorio, tanto da essere invocata come “Madonna del Suffragio”. Proprio nei primi giorni di Novembre in cui si celebra la Commemorazione dei defunti è opportuno assicurare a tutti coloro che ci hanno preceduto nell’incontro con il Padre celeste il suffragio della preghiera, per intercessione di Maria, con un atto di affidamento alla Misericordia del Signore.
Ogni volta che i nostri defunti si ricorderanno nella preghiera, durante l’Ottavario, si ristabilisce il legame con i propri cari e si prova una comunione d’affetto nello spirito, mantenendo un rapporto di vicinanza che aiuta i vivi ad accettare la mancanza ed i morti ad usufruire della preghiera. Questa reciprocità relazionale impegna a vivere con speranza e fiducia i nostri giorni in questo mondo, dedicando il tempo nelle opere di bene in modo da predisporre favorevolmente l’incontro con Il Signore, ricolmi di bontà, di generosità e di amore secondo gli insegnamenti tratti dal famoso discorso della Montagna di Gesù nel vangelo di Matteo.
La modalità di continuare a comunicare con i defunti appartiene all’uomo sin dai tempi antichi ma solo con Gesù, che ha sconfitto la morte e con la Risurrezione ha offerto la possibilità della vita per sempre, si ottiene la Grazia di attendere la gioia dell’eternità, di stare dentro un processo di purificazione che libera da ogni male e mette in comunione con Dio.
Questa realtà nuova permette di vivere senza la paura della morte e di ridimensionare le preoccupazioni quotidiane, le difficoltà, le sofferenze alla luce della fede nel Signore Gesù che ci ha resi figli dello Stesso Padre ed eredi del Regno dei Cieli, come popolo scelto a camminare nella via della giustizia e nell’attesa della riconciliazione definitiva per godere della beatitudine eterna.
Secondo la prospettiva dell’eternità ogni uomo può cogliere l’occasione di rendere il mondo migliore, cambiando se stessi , ascoltando la Parola di Dio e praticando l’amore cristiano nell’ambito della famiglia, della parrocchia, del lavoro, della cultura, della politica. Proprio a partire da se stessi, nel tempo della memoria buona, che ci rimanda i ricordi belli dei nostri morti e di tutti quelli che hanno lasciato un segno positivo nel cuore dei propri fratelli, inizia un’alleanza nuova tra i vivi, corroborata dalla preghiera e dalla vicinanza dei defunti, tutti protesi alla Terra Promessa nella casa del Padre, che non vuole perdere nulla di quanto gli appartiene.