SANTA TERESA DI RIVA – Occorre disporre l’immediata pulizia di tombini e caditoie per la raccolta delle acque piovane intasate da rifiuti e detriti, prima che arrivino le grandi piogge e le devastanti mareggiate invernali che poi creeranno disagi alla viabilità e danni nelle proprietà private. E’ una emergenza che può e deve essere evitata, visto che la necessità di pulire le vie di scolo si presenta non appena finisce la bella stagione. Le intense piogge dei giorni scorsi non sono state che un campanello di allarme ed hanno evidenziato, ancora una volta, la vulnerabilità di un territorio, quello di Santa Teresa di Riva, particolarmente esposto ai rischi derivanti dal diffuso fenomeno del dissesto idrogeologico. Smottamenti di terreno, allagamenti, le strade del centro storico trasformate in torrenti in piena, danno il senso di un problema che si trascina da decenni. E se gli interventi in alcuni punti nevralgici del territorio hanno attenuato il rischio idraulico dovuto agli eccessivi apporti idrici lungo la viabilità (zona Gambero), intercettando le acque meteoriche attraverso l’interramento del canale di gronda (da via Delle Colline), occorre, nel contempo, realizzare altri interventi mirati sulle oltre mille caditoie presenti su tutto il territorio comunale.
L’amministrazione comunale ha già operato in questa direzione, consapevole dei rischi, e nel recente passato ha provveduto a bonificare alcune delle grate tra quelle già censite dall’Ufficio tecnico del Comune, mentre per le altre si rende necessaria la pulizia urgente, mediante l’utilizzo di mezzi dotati di escavatori a risucchio, al fine di ripristinare la piena funzionalità idraulica; per la maggior parte dei casi le grate sono completamente sature di rifiuti non rimossi e di detriti: un deficit in grado di determinare un aumento incontrollato dei deflussi superficiali. L’esperienza di quello che potrebbe accadere c’è, quindi sarebbe utile disporre per tempo (ammesso che ce ne sia ancora) per la pulizia di tombini e caditoie stradali in particolare in quelle che ricadono nel centro storico (corso Margherita, via Crispi) e su tutto il Lungomare. Qua non si può rischiare che il problema diventi emergenza perché la strada marina è l’unica percorribile con direzione Catania – Messina, quindi un eventuale allagamento per l’intasamento delle caditoie avrebbe forti ripercussioni sulla viabilità.
Resta poi da sistemare le grate delle caditoie che “ballano” ad ogni passaggio di auto o moto provocando un fastidioso rumore che, nelle ore notturne, toglie il sonno a chi abita nelle vicinanze. Qualche intervento è stato già fatto (via del Gambero, via rl Traffico) ma è chiaro che la mappa delle caditoie che ballano è molto ampia, e le proteste dei residenti, anche.