SANTA TERESA DI RIVA – Una folla di fedeli e curiosi ha partecipato all’inseidamento del nuovo parroco della chiesa-santuario della Madonna del Carmelo di Santa Teresa di Riva. Il nuovo parroco e rettore del santuario, padre Fabrizio Subba, è stato presentato alla comunità dall’arcivescovo mons. Calogero La Piana intervenuto con tutto il clero del vicariato foraneo di Santa Teresa di Riva per dare il benvenuto al nuovo sacerdote.
Padre Fabrizio Subba è nato il 6 ottobre 1969 a Messina e ordinato sacerdote il 3 gennaio 1996 a Palermo. Ha iniziato il suo percorso pastorale a Barcellona Pozzo di Gotto nel Santuario Sant’Antonio da Padova dove è rimasto fino al 2005. Successivamente, si è trasferito nella diocesi di Acireale, dove ha anche ricoperto il ruolo di cappellano del carcere di Giarre. Nominato parroco nella Chiesa di San Biagio in Acireale vi è rimasto fino al 2009. Dal 2009 al 2014 ha guidato le comunità di Maria SS. del Rosario e Maria Vergine della Catena a Santa Venerina.
Un percorso che ha forgiato enormemente il neo arciprete di Santa Teresa di Riva distinguendolo per le innumerevoli attività liturgiche e sociali. Tra queste ultime non va dimenticata l’operosità nei confronti di coloro che sono stati meno fortunati con la creazione, nella comunità Maria Vergine della Catena, di un gruppo di appartamenti per dare ospitalità e sostegno cristiano ai senza fissa dimora. Al Santuario della Madonna del Carmelo raccoglie una eredità “pesante”, quella di padre Gerry Currò (che è stato destinato ad un’altra parrocchia di Santa Teresa di Riva, quella della Sacra Famiglia), molto amato dai suoi parrocchiani e che aveva dato nuovo impulso alla comunità. Ed infatti durante i discorsi ufficiali il segretario del “Consiglio Pastorale” ha voluto sottolineare tutta la gratitudine della associazione. Si è presentato ieri con molta umiltà, sottolineando di volere continuare il lavoro dei suoi predecessori, a cominciare dal completamento dell’oratorio e delle strutture sociali che sono state progettate nell’area dietro al santuario acquistata dal compianto padre Mercurio con il contributo dei fedeli.
(Foto di Pippo Arpi)
