ROCCALUMERA – “L’uscita di Pagliara e Mandanici dall’Aro Valle Dinarini ha creato qualche problema perché abbiamo dovuto rifare la convenzione, visto che prima annoverava quattro comuni, e cioè Pagliara, Mandanici, Roccalumera e Furci, mentre adesso siamo rimasti in due: noi e Furci”. Lo ha dichiarato il vice sindaco Biagio Gugliotta, che sta seguendo questo progetto con particolare attenzione. “I due comuni collinari – ha detto ancora Gugliotta – sono voluti uscire perché hanno fatto capire di avere caratteriste diverse dai nostri centri rivieraschi. Comunque stiamo cercando di recuperare, anche perché a novembre scadono i termine per presentare l’elaborato alla Regione Sicilia e noi dobbiamo esserci”. Intanto è stato deciso di affidare il piano lavoro (sarà una raccolta rifiuti porta a porta) ad una ditta specializzata di Messina, che già si è messa a lavorare per redigere il progetto. Una volta realizzato l’elaborato, sarà portato in consiglio per la dovuta approvazione. Quando la Regione darà la dovuta autorizzazione “sarà indetta regolare gara d’appalto – ha detto ancora il vice sindaco – per affidare i lavori. Dovrà trattarsi ovviamente di una ditta specializzata, che abbia i requisiti necessari”. In verità la raccolta porta a porta inizialmente comporterà delle comprensibili difficoltà, però si tratta di un servizio che deve andare avanti, perché l’Ato, dopo l’ultimo commissariamento, è destinato a scomparire per sempre. “Con questo servizio – ha concluso col dire Biagio Gugliotta – tenteremo di abbattere i costi, in modo che la cittadinanza tra qualche anno potrà pagare di meno”. A Roccalumera si aspetta con interesse l’entrata in funzione dell’Aro valle Dinarini, perché il comune è stato particolarmente bastonato dall’Ato, a cui di recente la nuova amministrazione del sindaco Argiroffi ha dovuto sborsare circa 2.500.000 e con cui da qualche anno è in causa per dei lavori che non avrebbe svolto a regola d’arte.