PAGLIARA – La Tasi, la nuova tassa istituita dal Governo sui servizi indivisibili, che dovranno pagare anche i proprietari della prima casa, ebbene a Pagliara questa tassa non si paga. Un provvedimento adottato dall’amministrazione del sindaco Domenico Prestipino e accolto con gioia da tutti i cittadini che possiedono a vario titolo fabbricati, iva compresa l’abitazione principali. Ma perché gli abitanti di Pagliara non pagano questa tassa? “Ma perché l’ottanta per cento dei titolari della prima casa è formato da pensionati – ha dichiarato il sindaco Domenico Prestipino – e noi non ce la sentiamo di tassare chi vive in condizioni disagiate. Noi, amministratori di Pagliara, abbiamo fatto questa valutazione di carattere sociale, interpretando il momento di crisi che sta investendo le famiglie, soprattutto quelle dei pensionati”. In verità buona parte della cittadinanza vive coltivando i campi o usufruendo della pensione, per cui tassarla sulla prima casa non è parso giusto all’attuale amministrazione. “Noi cerchiamo di governare, di andare avanti – ha detto ancora il sindaco – non gravando sui nostri concittadini, soprattutto nei confronti di chi stenta a sopravvivere. Difatti neanche la Tares è stata aumentata, i cittadini pagheranno lo stesso importo dello scorso anno e comunque per quanto riguarda le tasse in generale noi stiamo adottando le aliquote minime”. Ma allora, chiediamo, come riuscirà il piccolo comune di Pagliara a trovare i fondi necessari per amministrare? Il primo cittadino Prestipino ha temporeggiato un poco, poi ha dichiarato: “Puntiamo sull’evasione dell’Imu. Cioè stiamo rintracciando chi non ha pagato lo scorso anno, per racimolare qualcosa sulle tasse evase”. E’ stato pure chiarito dal sindaco che il 20% delle case rimaste (l’ottante per cento è in forza ai pensionati) appartiene sempre a cittadini di Pagliara, momentaneamente fuori sede per altri impegni o per motivi di lavoro.