Furci Siculo – Il doppio senso di marcia sul lungomare è motivo di dibattito nelle varie associazioni, tra i commercianti, gli amministratori comunali, il comitato delle famiglie che abitato sulla caotica via IV Novembre e gli automobilisti. Il progetto varato dal comandante dei vigili urbani, cap. Diego Mangiò, alla luce dei quotidiani e ripetuti ingorghi che si verificano sulla centrale via IV Novembre non è stato ancora esitato dalla giunta Foti. “Tutto è fermo – ha dichiarato Mangiò – ancora non è stata data risposta dall’amministrazione comunale alla mia proposta”. Il progetto prevede lo spostamento dei mezzi pesanti sul lungomare, per evitare i continui intasamenti viari sulla Nazionale, salvare la pista ciclabile, e vietare il parcheggio lato monte della via Marina. Ma ai commercianti non piace. Vogliono i camion, i Tir e gli articolati sulla strada centrale del paese, alimentando così gli ingorghi. “Perché non vengono loro ad abitare sulla Nazionale, nel tratto compreso tra via Firenze e via Cesare Battisti – ha dichiarato Vincenzo Chillemi che rappresenta le famiglie del posto – Che senso ha i camion sulla Nazionale, quando non si possono fermare, non possono sostare e sono causa di continui ingorghi? Perché non vengono loro ad abitare in questo tartassato tratto di strada, dove di continuo i camion si bloccano, suonano e pigiano il clacson di continuo, mentre i gas di scaricano entrano nelle nostre case. Ieri ho contato quattordici ingorghi, che hanno stressato le famiglie che abitano lì vicino”. Un altro problema è legato alla pista ciclabile sul lungomare. Chi la vuole togliere, (“non ha senso” ha detto un automobilista), e chi vuole che resti. In verità è pure pericolosa, perché oltre ad essere attraversata dai cavalli e motorette, spesso è pure usata per parcheggio da automobilisti indisciplinati. In questo progetto sperimentale del comandante dei vigili urbani, è pure in discussione il futuro della pista ciclabile, che sarà analizzato in questi giorni dall’amministrazione Foti. Il progetto, ricordiamo, è sperimentale e durerà inizialmente solo tre mesi.